Caso Loris, il nonno in Procura: “Ha negato qualsiasi coinvolgimento”
Giornata importante nell’ambito del processo sull’omicidio del piccolo Loris Stival. Il nonno del bambino, Andrea, è stato sottoposto a interrogatorio. L’uomo è indagato per concorso in omicidio e occultamento di cadavere dopo le dichiarazioni della nuora, Veronica Panarello, detenuta nel carcere di Catania per l’assassinio del figlio, che lo ha accusato di avere ucciso il piccolo per timore che svelasse la loro relazione. L’iscrizione nel registro degli indagati è per la Procura un atto dovuto dopo la nuova ricostruzione della donna. All’uomo è stato notificato un avviso a comparire firmato dal procuratore Carmelo Petralia e dal sostituto Marco Rota. Andrea Stival, assistito dall’avvocato Francesco Biazzo, ha negato ancora una volta il suo coinvolgimento nell’omicidio del nipote.
“Ha respinto qualunque accusa di coinvolgimento nell’omicidio e negato in modo assoluto di avere avuto una relazione con la signora Panarello, rispondendo a tutte le domande”, spiega il legale Francesco Biazzo, che ha sottolineato anche come Andrea Stival non avesse bisogno di alcun alibi: “Nessuna immagine e nessun riscontro a quanto dichiarato dalla signora Panarello. È stata ricostruita la giornata del 29 novembre e i rapporti con Loris, Davide e Veronica”. Il legale di Andrea Stival sostiene che si sia chiarito anche il tenore delle telefonate che “rientrano in un normale rapporto di gestione familiare”. Sulla lettera inviata da Andrea in carcere e contenente 80 euro, Biazzo precisa: “Era un’aggiunta richiesta a una lettera di papà Francesco a sua figlia. È stata strumentalizzata”. La querela per calunnia verrà formalizzata quando il legale di Andrea Stival avrà le dichiarazioni rese da Veronica Panarello davanti ai pubblici ufficiali. Anche la compagna dell’uomo, Andreina, è stata accompagnata negli uffici del sostituto procuratore Marco Rota e ascoltata come persona informata sui fatti.
PERIZIA, CHIESTO RINVIO
I periti nominati dal Gip del Tribunale di Ragusa, intanto, hanno chiesto altri 40 giorni di tempo per ultimare la perizia psichiatrica su Veronica Panarello, atto propedeutico al rito abbreviato chiesto dalla difesa. Il 17 marzo era stata fissata l’udienza per il deposito della perizia, ma in quella data verrà disposto il rinvio proprio per la richiesta avanzata dai professionisti.
LA LETTERA DI VERONICA
La Panarello, intanto, ha inviato una lettera dal carcere in cui rincara la dose nei confronti del suocero e della sua compagna: “Tutti quelli che per dieci anni mi sono stati accanto ora sono spariti. Quello che mi ha deluso di più è Andrea Stival. Quando era rimasto solo, io gli ho lavato i vestiti, ho pulito casa, gli ho dato da mangiare… Come può dire tante cattiverie sul mio conto? Ho letto molte intercettazioni, e la frase che non permetto venga detta dalla compagna di Andrea è che io ‘fracassavo di legnate’ tutto il giorno Loris. Questa è una grandissima bugia… Ultimamente i rapporti erano cambiati. Un giorno Andrea venne a casa mia dicendomi che la voleva lasciare… E lei dopo aver capito che sapevo tutto, molte cose erano cambiate. Andrea era molto schivo e si faceva vedere raramente inventando scuse”.
1 Comment
Nn è stato sentito nel processo, ma sono indagini, gli inquirenti stanno indagando. Il processo nn è mai iniziato ancora.
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