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Mandarà, pace fatta con Schembari: “Giovanni Barone invece si è tirato fuori”

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Un paio di incontri per fissare le linee guida e ricompattare il fronte. La corsa verso le elezioni amministrative della prossima primavera riprende spedita. E vede, attorno allo stesso tavolo, alcuni protagonisti dell’ex amministrazione Schembari, fra cui Piero Mandarà. L’ex assessore provinciale ai Servizi Sociali, che qualche anno fa – dopo il suo addio all’amministrazione comunale – ebbe uno scontro aperto con il sindaco Schembari, è uno dei promotori della nuova alleanza. Che sorge attorno agli ideali di centro-destra, ma lascia fuori i partiti tradizionali (almeno nelle intenzioni): “Non sono interessato all’esposizione mediatica – spiega Mandarà – e neanche a fare parte di formazioni politiche nazionali. Anzi, voglio mettere in guardia i cittadini da chi si propone o si proporrà come il salvatore della patria che, per ottenere consensi a tutti i costi, promette di risolvere tutti i problemi di Santa Croce. Per fare questo occorrono risposte concrete e praticabili e non la classica bacchetta magica”.

Con Schembari è tornato il sereno?
“Con Lucio ci siamo incontrati più volte in un clima positivo e sereno. Abbiamo superato tutte le ruggini e le incomprensioni passate per ripartire in maniera più compatta. E abbiamo anteposto prima di tutto il bene comune a quello personale. Entrambi siamo convinti che la nostra esperienza e la nostra conoscenza possano dare un contributo alla crescita della nostra comunità”.

Nella nuova alleanza, però, si sono perse le tracce di Giovanni Barone…
“Sia io che gli altri componenti della neo-coalizione avevamo chiesto a Giovanni Barone un percorso che portasse alla condivisione di un progetto comune. In seconda battuta, avremmo chiesto ai nostri sostenitori o a un’assemblea qualificata di condividere la scelta del prossimo candidato sindaco. Ma Giovanni ha rifiutato qualsiasi proposta perché vuole essere lui, a prescindere, il candidato sindaco. Io rispetto la sua decisione, ma è giusto che la gente conosca queste dinamiche. Adesso si va avanti con persone moderate che non si rivedano nella politica fallimentare degli ultimi anni”.

Su cosa si fonda questo nuovo accordo politico?
“Nessuno ha diritto a un posto in prima fila: né chi c’è stato in passato, né l’ultimo arrivato. Il mero dato temporale non è un criterio della politica. La politica del rinnovamento non si ottiene necessariamente cambiando le persone, ma soprattutto rinnovandosi con le idee. Nella nostra coalizione non ci sarà un leader unico, ma una squadra forte e coesa, capace di affrontare i problemi lasciati insoluti e irrisolti da questa amministrazione”.

Quali sono le priorità di Santa Croce?
“Vorrei un comune a forte connotazione “sociale” che si prenda cura degli strati più fragili della nostra comunità, quali disabili, persone in difficoltà economica e anziani. Che si occupi della sicurezza dei cittadini e che sappia attirare turismo, ad esempio riprendendo in mano il progetto – fin qui accantonato – degli insediamenti turistici. E poi bisogna investire per dare nuove opportunità ai giovani e permettergli di avviare attività redditizie senza costringerli ad emigrare. Vorrei un comune capace di interagire e confrontarsi con i suoi cittadini per elaborare insieme le strategie migliori per tutti. Vorrei fosse composto da persone “normali ed equilibrate”, giovani e con esperienza, ma soprattutto competenza. Non dobbiamo consegnare la città ad una aggregazione politica eterogenea e composita, incapace di garantire una buona amministrazione solidale e partecipata”.

Perché ha scelto di rimettersi in pista?
“Vorrei dare un contributo per far andare meglio le cose. Non per forza con un ruolo di primo piano, ma contribuendo alla formazione di una nuova amministrazione che sappia graduare i problemi in ordine di importanza e trovare le risorse per risolverli, nonostante la crisi economica che ancora attanaglia il Paese e la nostra comunità”.

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Scritto da
Antonella Galuppi

Giornalista pubblicista e scrittrice. Laureata in giurisprudenza, mediatore familiare. Si occupa di eventi culturali e spettacoli.

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