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Il portafoglio smarrito che finisce nelle mani giuste. Com’è bello esser buoni

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Ogni tanto è bello poter leggere sui giornali notizie che non siano sempre legate alla cronaca, alla politica, agli eventi, ma che parlino di generosità, di altruismo, di quei valori che la nostra epoca sembra essersi scordata. La storia che vi raccontiamo non è straordinaria ed eclatante, è una storia molto semplice, forse comune, ma che merita di essere narrata. D.S., come tutte le mattine, si è alzato di buon’ora per andare al lavoro, ma non è riuscito a trovare il portafoglio. Ha cercato dappertutto, in casa ed in auto, e non lo ha trovato. Allora ha deciso di ripercorrere a ritroso quello che ha fatto la sera precedente. È tornato a Punta Secca, vicino al chiosco dove aveva pagato una consumazione, per verificare se il portafoglio gli fosse caduto proprio lì, però non ha trovato nulla. Si è informato con dei conoscenti per capire se qualcuno lo avesse visto, magari ritrovato, ma nessuno è stato in grado di aiutarlo. Il portafoglio conteneva solo pochi spiccioli e soprattutto i documenti: patente, carta d’identità, carte di credito.

Rientrato dal lavoro, quando oramai aveva perso le speranze e si apprestava a fare denuncia presso la locale stazione dei carabinieri ecco che, inaspettatamente, ha sentito suonare al campanello di casa. Erano due santacrocesi, come lui, che quella mattina presto, proprio sopra una panchina di Punta Secca avevano visto il portafoglio abbandonato, lo avevano preso, aperto e viste le generalità del proprietario hanno deciso di cercarlo per restituirglielo. Lucilla e Saro Varcadipane, pur non conoscendo il ragazzo in questione, si sono immedesimati nello stato d’animo di chi, dopo aver perso i documenti deve affrontare una trafila notevole per duplicarli, e si sono presentati a casa sua per riconsegnare l’oggetto smarrito al legittimo proprietario. Forse storie così non fanno grande notizia, ma è bello sapere che nel nostro piccolo paese l’onestà e l’altruismo sono ancora di moda e Saro e Lucilla ne sono un grande esempio. Grazie.

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Scritto da
Antonella Galuppi

Giornalista pubblicista e scrittrice. Laureata in giurisprudenza, mediatore familiare. Si occupa di eventi culturali e spettacoli.

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