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Diciotto alloggi popolari e un cantiere sempre aperto, Pluchino: “Solito spreco di denaro pubblico”

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Un ecomostro nostrano che va messo in sicurezza. Non trovano pace né completezza, i diciotto alloggi popolari di Costa degli Archi, a Santa Croce Camerina. Abbattuti la prima volta, sono stati ricostruiti e finanziati con il programma sperimentale “20.000 alloggi in affitto” approvato con D.A. LLPP. 29/10/2004. Sono due le ditte che hanno sospeso i lavori. Il consigliere indipendente, Rosario Pluchino, scrive al sindaco Franca Iurato e al Prefetto Annunziato Verdè. “Sogno nel cassetto di molti miei concittadini che, dopo aver sborsato ingenti somme per la documentazione necessaria a partecipare al concorso per la loro assegnazione, ancora aspettano la pubblicazione della graduatoria; colpa delle lungaggini burocratiche che hanno, di fatto, ingessato l’iniziativa. Il problema non è nuovo: lo scheletro della struttura precedente, diventato rifugio di clandestini, è stato a suo tempo demolito e al suo posto è sorta la “nuova struttura” che sta subendo lo stesso destino in attesa che qualche giornalista in vena di scoop lo metta in risalto come “ecomostro di casa nostra”, ennesima dimostrazione di sperpero di denaro pubblico. Pare che nel cantiere, abbandonato da tempo, abbiano trovato nuovamente riparo famiglie di senzatetto e che i loro figli, intenti al gioco, girino per il cantiere abbandonato sporgendosi pericolosamente dai balconi privi di misure di sicurezza (ricordo ancora il dramma di Gravina di Puglia, nel febbraio 2008, che ha avuto vittime innocenti di imprudenza durante il gioco, i due fratellini Ciccio e Tore). Si chiede pertanto un Suo autorevole intervento affinché al danno non segua la beffa o addirittura qualche grave incidente”.

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