Home News Attualità Santa Croce manifesta contro le trivelle nel Canale di Sicilia: e gli attivisti di Greenpeace…
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Santa Croce manifesta contro le trivelle nel Canale di Sicilia: e gli attivisti di Greenpeace…

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Durante i tre giorni di tour “Non è un paese per fossili”, che si è svolto a Licata, Greenpeace aveva avviato un’opera di sensibilizzazione e informazione sulle conseguenze che le trivellazioni nel canale di Sicilia potrebbero comportare a livello di impatto ambientale e sviluppo turistico, escludendo la possibilità di un’azione dimostrativa. Scenario che è invece totalmente mutato all’alba del 14 ottobre quando, con l’appoggio della nave “Rainbow Warrior” e a bordo di gommoni, una decina di attivisti ha scalato la piattaforma Prezioso aprendo uno striscione di 120 metri quadri, su cui era raffigurato il presidente Renzi che promette “più trivelle per tutti” accompagnato dalla richiesta “Stop fossil, Go Renewable”.  Evidente è come l’associazione ambientalista dalle parole sia passata ai fatti, ma saldamente appoggiata dall’AnciSicilia e da tutti i comuni interessati: Gela, Butera, Licata, Agrigento, Palma di Montechiaro, Acate, Vittoria, Scicli, Ragusa e Santa Croce. Il progetto “Offshore Ibleo” di Eni che prevede la realizzazione di una nuova piattaforma (due pozzi esplorativi, sei pozzi di produzione e i relativi oleodotti) indurrebbe infatti a conseguenze ad elevato rischio ambientale, a causa della collocazione di alcuni di questi pozzi a sole 11-12 miglia nautiche dalla costa tra Gela e Licata. Contro questo provvedimento, Greenpeace, una larga coalizione di associazioni e le cinque amministrazioni locali interessate hanno presentato ricorso al TAR del Lazio contro il decreto 149/14, emanato dal Ministero dell’Ambiente, che sancisce la compatibilità ambientale del progetto Eni. Si tratta di una questione che ha coinvolto anche il comune di Santa Croce Camerina e il sindaco Franca Iurato. Questo, da sempre attento alla tutela dell’ambiente costiero che lo caratterizza, divenuto oggi importante meta turistica, non può non opporsi ad una politica in totale controtendenza a ogni strategia di valorizzazione delle vere risorse ambientali: mare, paesaggio, biodiversità. Si dimostra quindi alleato di tutti coloro che sono pronti a tutelare le vere ricchezze del Paese e a opporsi con forza a questa follia nera.

Doriana Dipasquale

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Redazione

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