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Triathlon, che figuraccia: auto provoca incidente in corsa, la gara è sospesa

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La seconda edizione del TrinacriaHalf Triathlon, la gara per ironman che doveva svolgersi questa mattina a Punta Secca, è stata sospesa dai giudici durante la frazione di ciclismo. Stando alle prime ricostruzioni, un’auto avrebbe investito un ciclista nei pressi dello svincolo per Punta Braccetto: l’uomo è finito al suolo procurandosi escoriazioni e una sospetta frattura alla clavicola. A quel punto la giuria ha deciso di interrompere la competizione e cancellare l’ultima frazione, quella dedicata alla corsa.

Il TrinacriaHalf, che per il secondo anno consecutivo aveva scelto la location di Montalbano, ne esce fortemente ridimensionato sotto il profilo organizzativo e logistico. Com’è possibile, durante una competizione del genere, non interdire completamente il traffico veicolare lungo il percorso della gara? In queste ore, sui social, si cerca di individuare i responsabili. L’organizzazione, gestita dalla Multisport di Catania, ha diffuso una nota su Facebook: “Cari Amici, Ci dispiace ma la gara è stata sospesa per motivi non dipendenti dalla nostra volontà. Per colpa dell’inciviltà di alcuni automobilisti che hanno invaso il percorso gara non rispettando la chiusura del traffico, i giudici hanno reputato necessario sospendere la gara. Sappiamo bene quanti sacrifici avete fatto per essere presenti qui al Trinacria e non possiamo non esprimere la nostra delusione per l’accaduto e per il disagio arrecato a tutti voi. La nostra amarezza è grande. Speriamo sinceramente nella vostra comprensione e nel vostro sostegno”.

La gara aveva preso il via alle 8, con la frazione a nuoto nello specchio di mare antistante la casa del Commissario Montalbano. Al termine dei 2 km di traversata, i triatleti si sono presentati al cambio – situato quest’anno al belvedere Capo Scalambri – per inforcare le bici e percorrere i 90 km previsti dal percorso. Ma quando il battistrada stava per transitare dal traguardo, i giudici hanno deciso di sospendere tutto. Annullare una competizione internazionale di questo calibro (con circa 300 partecipanti da ogni parte del mondo) per mancanza di sicurezza lungo il tragitto è certamente una macchia difficile da cancellare.

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Redazione

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