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Legambiente boccia il ripascimento sulle spiagge di P.Secca e Caucana: “Ridurrà la qualità delle acque”

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Suscitano le perplessità di Legambiente e il circolo “Il Carrubo”, gli interventi di ripascimento e il pennello a mare delle spiagge di Punta Secca e Caucana. Le due associazioni, particolarmente attente a tutte le questioni ambientali, fanno notare come “le sabbie previste dall’intervento sono di dimensioni minori di quelle attualmente presenti nella spiaggia e per questo si ritiene che saranno facilmente erosionabili e quindi l’intervento potrà avere una vita limitata. È verosimile che il pennello proteggerà la spiaggia e quindi potrebbe favorire almeno in parte la stabilità delle sabbie ripascite, però ridurrà anche l’idrodinamismo, e dunque la circolazione e ricambio delle acque, già per altro precari in quanto la spiaggia è limitata da due promontori rocciosi: questo fatto, unitamente al fatto che la spiaggia è molto frequentata in estate, può ridurre le qualità delle acque per la balneazione. Non solo: il pennello come il ripascimento verranno eseguiti in corrispondenza del promontorio ovest della spiaggia, dove si riscontra la presenza di uno sviluppato posidonieto che non ci risulta sia stato cartografato e quindi non rappresentato nella corrispondente cartografia. La costruzione del pennello, e soprattutto lo sversamento delle sabbie proprio sul posidonieto, produrranno la morte immediata delle piante marine e e la perdita dell’importante ecosistema associato. Ricordiamo che i posidonieti sono ambienti inseriti nella direttiva europea Habitat, quindi ambienti di importanza comunitaria, sui quali tra l’altro basare l’istituzione di S.I.C., nonché aree di estrema importanza per l’ossigenazione ed il ripopolamento naturale del mare, e quindi anche per la pesca. Inoltre le praterie di posidonia hanno anche un effetto anti erosivo: si avrebbe così il paradosso di un intervento antierosivo artificiale (costoso ed impattante) che elimina un elemento antierosivo naturale (a costo zero)! Pertanto le due associazioni chiedono che ci sia una immediata moratoria dell’inizio dei lavori previsti, al fine di valutare adeguatamente la valenza del progetto e la sua ricaduta sul sistema costiero interessato”.

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