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I due volti dell’immigrazione: conosciamo le storie e usiamo la tolleranza per vivere bene insieme

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L’immigrazione è un tema sempre delicato e complesso da discutere e analizzare. E’ un discorso pieno di contraddizioni. Le cause che implicano la scelta e la decisione di singoli, famiglie, gruppi di persone ad emigrare sono più che note. L’integrazione di queste persone che giungono da altre nazioni per migliorare la propria vita non è semplice. Esistono molte problematiche sia per gli emigrati che per le nazioni che li ospita. Le notizie odierne, che giungono quotidianamente dai media e legate alle migrazioni in Italia, sono sempre associate all’aumento di criminalità e delinquenza. Tali situazioni sono causate da persone che non possiedono né un lavoro e né un reddito stabile. Un altro fattore caratterizzante di questo fenomeno è la clandestinità. I clandestini che approdano sulle nostre coste sono persone disperate che fuggono da realtà difficili a cause di guerre, persecuzioni politiche e/o religiose, dalla fame, dalla miseria e da una forte disperazione che li porta ad affrontare immani pericoli pur di trovar una situazione più rosea per il futuro. Sono persone che non hanno altra via di scampo: l’unica opportunità per la loro sopravvivenza è avventurarsi attraverso il mare alla ricerca di una terra che possa accoglierli.

Comunque non si può fare di tutta l’erba tutto un fascio. Esiste il rovescio di una medaglia, certamente meno drastica. Molte altre persone, infatti, giungono nella nostra nazione in modo legale per motivi ben diversi: ragioni di studio, di lavoro o per ricongiungimento famigliare. Sono persone che hanno una realtà di vita molto più serena rispetto a quella discussa precedentemente. Sono persone che si creano una nuova esistenza in una nuova terra. Entrano a far parte di una nuova società, di un altro tessuto sociale che sta diventando sempre più multietnico. La convivenza tra etnie ha sempre imposto, nella storia, un quadro molto specifico, caratterizzato da problemi, intolleranza e incomprensioni da ambo le parti. Divergenze non sempre facili da essere affrontate e superate con saggezza. Siamo ormai nel terzo millennio, da pochi anni ci troviamo nel XXI secolo, viviamo in una società cosmopolita. Esiste un confronto tra più etnie in cui non sempre regna la comprensione e la tolleranza. Una società multietnica dovrebbe garantire un interscambio fra culture diverse, dove le une possano imparare dalle altre, evitando di precipitare nel pregiudizio o, peggio, nel razzismo o nella xenofobia. La grande varietà di una società multietnica e multiculturale dovrebbe arricchire la vita di ognuno di noi.

Sara Hassen

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Redazione

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