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Ancora cronaca: anziana aggredita in casa, danni a imprenditore agricolo

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Non fanno quasi più notizia gli episodi di microcriminalità a Santa Croce. Venerdì sera, erano da poco passate le 19.30, una signora di 93 anni è stata aggredita in casa. La badante era andata via da poco, quando suonano al campanello dell’anziana donna, un’abitazione a piano terra in via Carmine superiore. La donna, G.D.P., apre, convinta fosse ancora la badante, invece due energumeni di nazionalità nordafricana la spingono dentro con violenza. L’anziana cade rovinosamente a terra, le strappano la collana dal collo, gli anelli che porta alle dita, e scappano via, lasciando la poveretta sul pavimento dolorante e la porta spalancata. Una vicina di casa sente le grida della donna e accorre soccorrendola: per fortuna solo un grande spavento e qualche ecchimosi.

Sabato mattina, invece, una brutta sorpresa per un imprenditore agricolo, Peppe Campo. Il giovane imprenditore arriva di buon’ora in campagna e trova diverse coperture della serra vandalizzate, diverse piante di pomodoro “accimate” cioè con i germogli finali tagliati, parecchie arnie contenenti le api per l’impollinazione mancanti. Insomma l’ennesima incursione dei soliti ignoti. “In un mese sono stato vittima di queste sgradevoli sorprese altre tre volte, sia in questo insediamento, qui a Randello, che in quello di Punta Braccetto, non se ne può più. Sono stanco di subire queste continue azioni malavitose. Non basta forse la grave crisi che investe il comparto? Lottiamo ogni giorno contro tutto e tutti, basta, siamo stanchi. Quando la sera vado a letto, prego perché l’indomani non trovi disastri in campagna. Questa non è vita, sempre eternamente con l’ansia addosso”.  Questo lo sfogo di un imprenditore amareggiato che, con grande sacrificio, cerca di fare andare avanti la propria azienda. Gli imprenditori, i cittadini tutti, i commercianti, da qualche tempo non riescono più a dormire sonni tranquilli. Le forze dell’ordine fanno quel che possono, ma gli uomini e i mezzi sono quelli che sono ed il territorio da controllare è molto vasto. Eppure qualcosa bisognerebbe fare: queste grida di dolore vanno assolutamente ascoltate da chi di dovere.

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Redazione

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