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“Pass? Conti alla mano, erano meglio le strisce blu”. Lettera in redazione

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera – dal contenuto costruttivo e per nulla strumentale – del signor Domenico Achille che, smaltiti i postumi della novità dei pass, si rivolge al sindaco di Santa Croce. Allo scopo di prospettare una possibile soluzione in vista del futuro. Ecco il contenuto integrale della nota fatta pervenire alla nostra redazione:

“Preg.mo Signor Sindaco, dalla lettura del virgolettato pubblicato sul Santa Croce Web apprendo della seguente sua dichiarazione: “Di revocare i pass a Punta Secca non me lo sogno. Attendiamo il consolidamento dei primi risultati per trarre delle conclusioni. Ogni provvedimento è perfettibile e migliorabile, l’Amministrazione darà sempre ascolto alle istanze dei cittadini”. Non mi resta che prendere atto della ostinata determinazione di non recedere dall’idea di istituire, in varie strade e piazze di Punta Secca, di specifiche aree nelle quali la sosta è consentita ai soli possessori di pass. Non entro nel merito dei criteri (e che pure hanno dato la stura a molte polemiche “di popolo”…) che si sono seguiti per assegnarli atteso che molti di essi risultano tuttora non occupati durante l’intero arco diurno per essere occupati in tarda sera (…quando i controlli diventano oltremodo improbabili…).

Al di là di tale considerazione, nel dettaglio ritengo che la scelta, a mio modesto avviso, sia stata ispirata a determinazioni tutt’altro che lungimiranti e mi spiego meglio con due semplici conti: prendiamo ad esempio l’area a cavallo dell’incrocio Corso Aldo Moro/Corso Mediterraneo dove sono stati disegnati 20 pass (diventati poi 21 non si sa bene per mano di chi attesa la diversa colorazione delle strisce che delimitano tale ultimo posto…). L’ammontare dei relativi diritti (80 € per 20 pass) ha permesso all’Amministrazione Comunale di incassare 1.600 euro. C’è qualcuno che si è domandato quanto si sarebbe potuto incassare con una ordinarissima segnaletica di strisce blu all’insignificante costo di 0,50 €/ora???? (lasciando perdere le cifre ben più ragguardevoli di 1, 2 o 3 €/ora che vengono praticate in molte aree balneari e/o metropolitane??? Ma siamo ben coscio di non essere a Taormina e neppure a Rimini…). Ipotizzando il pagamento della sosta nelle più che ordinarie fasce orarie dalle 08,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 23,00 si ha un totale di 13 ore, moltiplicato 20 pass, moltiplicato 0,50 € per ora, moltiplicato per 31 giorni (vale a dire il mese di agosto che è lo stesso previsto per i citati pass)… risultato finale 4.030 € contro i 1.600 già richiamati.

Mutatis mutandis basta avere un calcolatrice a portata di mano per quantificare il mancato introito per il Comune se il pagamento venisse portato ad 1€/ora sia per la citata piazza sia per tutte le altre aree interessate dal problema. Ripeto. A mio modesto avviso, la strada prescelta rimane un risultato gestionale tutt’altro che economico e conveniente, con l’aggravante che oggi quella stessa area – il più delle volte sgombra da veicoli muniti di pass – finisce per essere il più che comodo punto di sosta dei tanti torpedon che, confidando sulle limitate risorse umane che la Polizia Municipale può impiegare sul territorio, incuranti dei vigenti divieti e dell’obbligo di raggiungere le aree di sosta a loro assegnate, continuano imperterriti a sostare in quella piazza senza spendere neppure un centesimo per la loro sosta che finisce per risultare molesta (quanto a rumorosità) ed inopinatamente inquinante per effetto del mantenimento dei motori accesi che i “bravi” autisti si preoccupano di mantenere in esercizio onde consentire ai loro passeggeri di trovare il mezzo fresco o caldo a seconda delle stagioni. Sono fiducioso della Sua affermazione che “…Ogni provvedimento è perfettibile e migliorabile, l’Amministrazione darà sempre ascolto alle istanze dei cittadini”.

Da modesto cittadino che paga fior di quattrini in termini di Imu, Tasi, Tari e quant’altro, non mi resta che aspettare l’esito del Suo preannunciato ascolto della voce del popolo (anche se non elettore). L’occasione è propizia per augurarLe una pronta e completa guarigione per il recente sconveniente occorso che l’ha visto protagonista. Buon lavoro”.

Domenico Achille

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