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Rifiuti, il sindaco protesta a Cava dei Modicani. Ecco la soluzione tampone

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La protesta del sindaco di Santa Croce, Giovanni Barone, del presidente del Consiglio comunale, Piero Mandarà, e degli assessori Adolfo Robusti e Giulia Santodonato, si è spostata questo pomeriggio a Cava dei Modicani. La discarica dove viene conferito l’umido rischia, già da domani, di sbarrare i cancelli alla ditta Ecoseib, come è già avvenuto la scorsa settimana. Non è bastata una riunione in Prefettura, alla presenza degli altri sindaci iblei, e in contatto con l’assessorato all’Energia della Regione siciliana, per ottenere una redistribuzione delle quote di umido. Presso Cava dei Modicani, il comune di Santa Croce può conferirne fino a dieci tonnellate a settimana. Ma non bastano, dato che la popolazione, che durante l’estate aumenta vertiginosamente nelle località di mare, ne produce tre volte tanto. “Da stasera l’umido rimarrà nuovamente a casa delle persone. Chiediamo alle autorità competenti che ci facciano scaricare qualche cassa di umido in più a settimana, per non incorrere in un’emergenza igienico-sanitaria. Sono pronto a trascorrere qui la notte se necessario” ha detto il sindaco.

AGGIORNAMENTO

Detto, fatto. Dopo la protesta formale di sindaco, presidente del Consiglio e assessori davanti alll’impianto di compostaggio di Cava dei Modicani, domani gli autocompattatori carichi di immondizia potranno conferire la frazione umida dei rifiuti solidi urbani accumulata in questi due giorni. A comunicare gli sviluppi della situazione è Giovanni Barone: “Grazie all’interessamento del sindaco di Ragusa Peppe Cassì, dell’assessore Edy Bandiera e dell’on. Orazio Ragusa – spiega il primo cittadino – siamo riusciti a trovare una soluzione positiva che ci consentirà domani di poter svolgere normalmente la raccolta dell’umido” ha detto Barone, sospendendo la protesta. Sarebbe il comune di Ragusa ad aver ceduto la propria “quota” di umido in attesa di una soluzione definitiva.

 

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