Home News Attualità Smaltimento plastiche dismesse, Fare Ambiente chiede tavolo urgente
Attualità

Smaltimento plastiche dismesse, Fare Ambiente chiede tavolo urgente

Condividi
Condividi

“Sicuramente è legittima e non più rinviabile, la richiesta della deputata regionale del Movimento 5 Stelle Stefania Campo, agli assessori regionali al Territorio e Ambiente, Cordaro, all’Agricoltura, Bandiera e all’Energia, Pierobon,  nonché ai sindaci dei comuni interessati, di istituire un tavolo tecnico dedicato allo smaltimento delle plastiche speciali dismesse dalle aziende agricole e alle numerose problematiche ambientali connesse” Lo scrive la sezione provinciale di Fare Ambiente. “Salvaguardare le coste ragusane dall’abbandono indiscriminato di plastica,  polistirolo e scarti provenienti dalle attività agricole, è diventata un’emergenza ambientale non più prorogabile, del resto FareAmbiente da decenni denuncia gli illeciti, soprattutto penali, di chi senza nessun rispetto delle normative vigenti preferisce delinquere, anziché provare ad utilizzare registri di carico e scarico per poi conferire nei punti di raccolta autorizzati. Oggi – spiega il coordinatore provinciale Salvatore Mandarà – è importante e  fondamentale la difesa di un territorio invaso da quelle plastiche non riciclabili,  oggetto di fumarole, specialmente nel periodo estivo, oppure scaricate in ogni angolo di contrade e di “trazzere” e persino in strade provinciali quali la sp 20 Santa  Croce – Comiso e Vittoria. Una discarica diventata un brutto biglietto da visita turistico per chi vuole raggiungere i luoghi di Montalbano.  Anche noi così come l’on. Campo siamo convinti che non si può più aspettare e che bisogna trovare soluzioni rapide, concrete e fattive per bonificare. E nel contempo attraverso azioni di repressione con la polizia provinciale, salvaguardare le aree. Mi permetto, e senza alcuna polemica, ma forse per dimenticanza – conclude Mandarà rivolgendosi alla Campo – di inserire nei comuni della cosiddetta fascia trasformata oltre alla maglia nera di contrada Macconi ad Acate e poi Scicli, Santa Croce Camerina, Vittoria e Comiso, anche il comune di Ragusa di cui l’onorevole è stata amministratore, sapendo che da Cammarana, passando per Randello per arrivare a Punta Braccetto, il comune capoluogo di provincia, detiene decine di chilometri quadrati di insediamenti serricoli”.

Condividi
Scritto da
Redazione

Il primo portale d'informazione sulla città di Santa Croce Camerina.

Articoli correlati

Santa Croce, bilancio degli eventi estivi

Si è concluso il programma di eventi estivi promosso dal Comune. Il...

“Lo Zaino della Gioia”: a Santa Croce una raccolta solidale per i bambini

Con l’inizio del nuovo anno scolastico alle porte, prende il via una...

La Comunità si prepara ad abbracciare Santa Rosalia, la festa esterna il 5 ottobre

La comunità parrocchiale si prepara a vivere con gioia e devozione la...

I residenti di Punta Braccetto protestano: «Vogliamo un torrente pulito e un ponte sicuro»

«Punta Braccetto: torrente pulito e il ponte che unisce due Comuni in...