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Alloggi popolari di Costa degli Archi fermi da 4 anni, Mandarà: “Tolti benefici a 18 famiglie”

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La ristrutturazione dei 18 alloggi popolari della circonvallazione di Costa degli Archi è ferma al palo da quasi 4 anni. Sembra che su quest’area edificabile nel territorio camarinense aleggi una sorta di maledizione: dopo un paio di decenni, in cui la struttura è rimasta simbolo dell’incuria, erano ripresi i lavori per la ricostruzione. Una prima impresa, aggiudicatrice dei lavori, è fallita, quindi nuovo blocco e nuova gara d’appalto ad altra impresa, fallita anch’essa, che ha lasciato operai e fornitori senza paga. Il segretario del movimento “Tutti x Santa Croce” Piero Mandarà si chiede e chiede a chi di dovere come tutto ciò sia possibile: “Diciotto alloggi potrebbero alleviare il problema casa per altrettante famiglie ed invece siamo ancora all’anno zero. Sembra che su quella costruzione pesi una maledizione. Si era riusciti ad abbattere il “mostro”, a ricominciare la ricostruzione. I lavori erano arrivati a buon punto e poi quest’altro stop: Santa Croce, purtroppo, deve ancora attendere: nessuno dei protagonisti ha colpe specifiche, ma sono tante le concause che hanno determinato questa impasse ormai cronica. Noi vorremmo sapere dal sindaco quali iniziative ha intrapreso per verificare lo stato dei lavori e l’iter burocratico della struttura in oggetto, considerato che gli IACP non esistono più come istituti poichè aboliti con un ddl dal governo Crocetta che ha previsto la soppressione con il conseguente passaggio delle competenze ai comuni. E’ necessario procedere ad un nuovo collaudo delle condizioni di staticità dell’intero stabile? Ci sono possibilità di ottenere un finanziamento dalla Regione per avviare una nuova gara d’appalto e per individuare la nuova impresa che dovrà completare i lavori? Oggi quello che vediamo anche con l’ausilio delle immagini è sporcizia, presenza di erbacce e materiali ingombranti oltre agli insetti e i topi che invadono l’area in questione rappresentano un pericolo dal punto di vista igienico-sanitario. Siamo in attesa di sapere dall’amministrazione come si risolverà questa impasse”.

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