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Tutto quello che c’è da sapere sull’Aeroporto di Comiso: decreto entro il 25, tante questioni aperte

by Redazione 6 Maggio 2013 238 3 min di lettura
 Tutto quello che c’è da sapere sull’Aeroporto di Comiso: decreto entro il 25, tante questioni aperte
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Nell’estate del 1972 volli provare l’ebbrezza del volo. Non dovetti andare molto lontano, in quanto a pochi chilometri da casa mia l’aeroporto Magliocco di Comiso mi fornì l’occasione di salire sul Fokker F27 dell’ATI per andare a Palermo e poi ritornare. Da allora, quanta acqua è passata lungo le rive pietrose dell’Ippari per giungere a questo mese di maggio del 2013! La pista che nel 1972 raggiungeva la lunghezza di 1740 metri, oggi è di 2546 metri di lunghezza e di 60 metri di larghezza. Il Piazzale dell’Aviazione Commerciale è di 39000 mq., quello dell’Aviazione Generale di 6000 mq. Sono alcuni dei dati che certificano lo sforzo realizzativo di quest’opera che, appena sarà attivata, produrrà sicuramente un notevole incremento economico della comunità ragusana. Qual è lo scenario che ruota attorno all’aeroporto a circa venticinque giorni dalla data prevista per il primo volo? Firma del decreto d’apertura: il Ministero dovrebbe esitarlo entro il 25 maggio, dopo aver visionato tutta la documentazione inerente alle procedure previste ed eseguite, cioè la certificazione e di agibilità dell’impianto aeroportuale da parte dell’ENAC, l’operatività della torre di controllo con la fornitura dei servizi di navigazione aerea da parte dell’ENAV, il servizio dei Vigili del Fuoco con tutto il sistema di protezione antincendio certificato dal Ministero degli Interni, oltre la presenza di tutti i servizi a supporto della piena operatività dello scalo. Compagnie aeree: definite le tariffe di handling e di atterraggio e approvato il piano degli incentivi da mettere a disposizione delle compagnie aeree che dovranno portare a Comiso i loro aeromobili, ora si dovrà necessariamente scegliere il percorso da seguire. Molto probabilmente qualche compagnia proporrà l’esclusiva d’utilizzo dello scalo, qualche altra porrà sul tavolo delle trattative delle richieste di aprire delle rotte poco conosciute. E’ del tutto evidente che il Consiglio di Amministrazione della SOACO dovrà porre molta attenzione nella scelta delle Compagnie Aeree verificando tutte le variabili possibili che potranno sorgere soprattutto nei primi anni di gestione dello scalo. AirOne, Ryanair, Air Malta sono alcuni dei vettori che hanno già manifestato interesse per utilizzare Comiso e altri sono in attesa dell’avvio per valutarne le potenzialità. Infrastrutture viarie e sviluppo turistico: al di fuori delle competenze della SOACO, ma sicuramente molto pertinenti per la classe politica. Si continua ancora (proprio così) a discutere sull’utilizzo dei fondi ex-Insicem per la messa a punto di un sistema viario moderno al servizio dello scalo, mentre la data dell’inizio attività si avvicina inesorabilmente, eppure i progetti esistono e le idee non mancano. Il rilancio turistico, invece, ha bisogno di una valida e competente ‘cabina di regia’ sovra cittadina per elaborare, avviare e monitorizzare un progetto unico e polivalente allo stesso tempo. Oggi i protagonismi non pagano più, anche nella scelta definitiva del nome dell’aeroscalo, cui potrebbe essere dato quello di “Montalbano’s Airport”.

 Ermocrate

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1 Comment

  • giorgio says:
    6 Maggio 2013 at 12:40

    la commissione europea ha adottato la stessa burocrazia italica,niente paura,sono ittaliani stessi che rispondono alle petizioni,mettono una post-data (qui 27/03/2013) MA!!! la mail mi e arrivata oggi 06/05/2013, che pena.

    LEGGETE

    PARLAMENTO EUROPEO 2009 – 2014

    Commissione per le petizioni

    27.3.2013
    COMUNICAZIONE AI MEMBRI
    Oggetto: Petizione 1058/2012, presentata da Giorgio Gurrieri, cittadino italiano, sulla mancata apertura dell’aeroporto di Comiso (Italia)
    1. Sintesi della petizione
    Il firmatario segnala la mancata apertura dell’aeroporto di Comiso, in provincia di Ragusa, i cui lavori sarebbero stati terminati già nel 2007 e i cui costi di costruzione ammonterebbero a 45 milioni di euro.
    2. Ricevibilità
    Dichiarata ricevibile il 7 dicembre 2012. La Commissione è stata invitata a fornire informazioni (articolo 202, paragrafo 6, del regolamento).
    3. Risposta della Commissione, ricevuta il 27 marzo 2013
    “La Commissione ritiene che gli aeroporti svolgano un ruolo cruciale nel sistema di trasporto aereo, mettendo in relazione le compagnie aeree con i rispettivi passeggeri e clienti per il trasporto merci. Sono altresì divenuti sempre più importanti per l’economia europea: forniscono un’ampia gamma di collegamenti all’interno dell’UE e assicurano che l’Europa rimanga connessa al resto del mondo. Sono anche fondamentali per la riuscita del cielo unico europeo. In considerazione di ciò, il 1° dicembre 2011 la Commissione europea ha adottato un ampio pacchetto di misure volte ad affrontare la carenza di capacità presso gli aeroporti d’Europa e a migliorare la qualità dei servizi offerti ai passeggeri .

    La Commissione ritiene che gli aeroporti regionali rappresentino una parte importante del sistema aeroportuale europeo. Secondo le previsioni, il traffico aereo europeo raddoppierà entro il 2030. Questa tendenza renderà alcuni aeroporti regionali alternative sempre più attraenti per le compagnie aeree agli aeroporti hub congestionati. Alla luce di tale tendenza, attualmente gli obiettivi della Commissione sono garantire il migliore utilizzo possibile della capacità esistente e la coerenza del finanziamento pubblico con la normativa europea. Il suo ruolo consiste nell’assistere gli Stati membri e le parti interessate facendo un bilancio della situazione. Per esempio, Eurocontrol, congiuntamente alla Commissione, completerà entro la metà del 2013 un aggiornamento della relazione ‘Challenges to Growth’ che esamina la situazione in Europa in merito, tra l’altro, alla capacità aeroportuale. In base ai risultati, la Commissione potrebbe chiedere agli Stati membri di sviluppare e fornire strategie nazionali sulla capacità aeroportuale, considerando tutte le implicazioni per la rete e in particolare l’esigenza di assicurare il successo del cielo unico europeo.

    La Commissione dispone di una prassi ben consolidata quanto alla valutazione del finanziamento pubblico degli aeroporti. Tale prassi è sancita negli orientamenti comunitari del 2005 concernenti il finanziamento degli aeroporti e gli aiuti pubblici di avviamento concessi alle compagnie aeree operanti su aeroporti regionali, attualmente in fase di revisione, nonché in varie decisioni in materia di aiuti di Stato. In particolare, l’infrastruttura aeroportuale da sviluppare mediante finanziamenti pubblici deve offrire prospettive soddisfacenti d’uso a medio termine, in relazione all’uso delle infrastrutture esistenti. Inoltre, occorre considerare gli effetti dei finanziamenti pubblici agli aeroporti sulla concorrenza e sul commercio nell’UE.

    In riferimento all’aeroporto di Comiso, si tratta di un progetto cofinanziato a titolo dei periodi di programmazione 2000-2006 (contributo dell’UE: 23 778 070 euro) e 2007-2013 (contributo dell’UE: 12 841 758 euro). Ai sensi della normativa relativa ai fondi strutturali, il progetto deve essere completato e operativo entro 2 anni dalla fine del rispettivo periodo di programmazione. Alla scadenza di tale periodo, le autorità nazionali competenti devono confermare il completamento e l’operatività del progetto, mentre la Commissione può decidere di verificare tale conferma. Sulla base del risultato, la Commissione deciderà di mantenere il contributo dell’UE o di revocarlo. Secondo le ultime informazioni a disposizione delle autorità competenti in Sicilia, i lavori sono stati completati e l’accordo previsto tra la regione, il comune di Comiso e l’Ente nazionale per l’aviazione civile sarebbe stato firmato il 5.11.2012. Secondo l’accordo, l’aeroporto sarà operativo entro 5 mesi dalla sua firma, ovvero ad aprile 2013.

    Occorre osservare che è in corso un’indagine penale concernente i lavori relativi all’aeroporto di Comiso e il 13 dicembre 2012 la regione Sicilia ha notificato all’OLAF due casi di irregolarità. Di conseguenza, nel pagamento finale sono stati sospesi i rimborsi delle spese nel quadro del programma 2000-2006. Relativamente al periodo 2007-2013 i pagamenti per il progetto devono essere sospesi su iniziativa delle autorità regionali; la Commissione ne ha chiesto conferma.

    Conclusione

    Secondo le informazioni a disposizione della Commissione, le autorità nazionali intendono avviare le attività aeroportuali ad aprile 2013.”

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