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Non esibiscono documenti e permessi di soggiorno: denunciati 4 tunisini, rischiano un anno

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Quattro persone, tutte tunisine, alla richiesta dei documenti non sono stati in grado di esibirli. Fermati, sono stati portati nella caserma dei Carabinieri di piazza Celestri a Santa Croce. A questo punto – miracolosamente – per tre di essi i documenti d’identità e soggiorno, passaporti tunisini e permesso di soggiorno, sono magicamente apparsi, portati da un coinquilino allertato via telefono. Il quarto, il più giovane, invece non è stato in grado di esibirli, affermando di averli dal fratello a Ragusa, ma non sapendo il nome della via né essendo in grado di fornire un numero di telefono. I militari dell’Arma hanno verificato che invece il giovane, transitato dal C.A.R.A. di Mineo per motivi umanitari, non aveva poi ottenuto il rinnovo del permesso di soggiorno e quindi si trovava ora illegalmente nel territorio nazionale. Tutti e quattro sono stati denunciati per la violazione dell’obbligo, inerenti al soggiorno, di esibire documento d’identità e permesso di soggiorno ad ogni richiesta della forza pubblica, e rischiano la pena dell’arresto fino a un anno e dell’ammenda fino a euro 2.000. Il quarto, quello clandestino, è stato denunciato altresì per il reato di permanenza illegale nel territorio dello Stato e rischia in aggiunta una sanzione penale da 5 a 10 mila euro. Gli stranieri tutti (extra-UE) hanno l’obbligo di esibire documento d’identità e titolo di soggiorno se richiesto da ufficiali e agenti di pubblica sicurezza, obbligo che sebbene prima fosse limitato a uno dei due documenti, dal 2009 l’obbligo è imposto per entrambi. I controlli, anche utilizzando più pattuglie contemporaneamente, non vengono mai interrotti e anzi, specie nei fine settimana e di notte, vengono rafforzati. I risultati in termini di denunce e arresti ci sono e sono tangibili. La gente che delinque certo non manca, come nel resto d’Italia d’altronde, ma l’impegno finalizzato a prevenire e reprimere le condotte illegali da parte dell’Arma Iblea c’è ed è costante.

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