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Il sindaco e i consulenti: non vorrei che a decidere per i cittadini fossero loro… di C.Mandarà

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In questi giorni, uscendo in piazza, vengo fermato da diversi cittadini i quali mi chiedono e si chiedono che senso ha questa nuova nomina di consulente da parte del signor sindaco nella persona dell’avv. Gaetano Barone. Premesso che tutta la conoscenza che ho del fatto, consiste in quel poco che ho appreso tramite gli organi di informazione e che mi è riuscito oltremodo difficile far capire ai miei cari interlocutori che il Sindaco non ha fatto nulla di più di quanto la Legge consente soprattutto trattandosi di consulenza a titolo gratuito, mi son posto una domanda: ma tutto quello che la Legge consente è sempre opportuno e quindi facilmente spiegabile (e di conseguenza comprensibile) ai cittadini che in tutte queste nomine di consulenza vede, sic et simpliciter, una inadeguatezza del sindaco ad occupare il posto che occupa e che difficilmente si spiega il “titolo gratuito”?

Fattami la domanda (io a me stesso) disperando comunque di avere una qualche plausibile risposta, ho cercato di arrampicarmi sugli specchi per darmela da me (l’insperata risposta). Premesso che l’avv.Gaetano Barone è indubbiamente professionista, politico ed ex amministratore che ha tutti, e di più, i titoli per essere nominato consulente dal sindaco e non solo “per l’esame delle problematiche connesse alla predisposizione degli atti per la revisione e/o varianti da apportare al PRG adottato con D.D. n.188/2005”, in linea generale la nomina di un consulente, a qualunque titolo sia, mi appare una mancata fiducia nelle capacità dei dirigenti remunerati per avere quelle capacità, ma non è questo quello che mi interessa, essendo la questione di esclusiva pertinenza degli interessati, sindaco e dirigenti. Mi farebbe più male pensare, aderendo a certa lettura popolare delle nomine, e non sarebbe difficile tale adesione, per via delle argomentazioni prodotte dai miei interlocutori, che i consulenti darebbero direttive politiche, così che il corpo elettorale verrebbe ad avere amministratori su cui non ha espresso il proprio voto. Ma ciò consente la Legge a fronte di un ordinamento degli Enti locali che contemporaneamente riduce il numero dei componenti di Giunta, per parare il sole con la rete motivando il tutto come riduzione della spesa. Certamente l’avv. Barone potrebbe dare però una consulenza ottima per chiarire le problematiche del rapporto Comune–Mediale–cittadini, ed il sindaco sa perché. Speriamo che se ne avvalga per potere finalmente porre fine ad un’inconcepibile situazione: consumo idrico metri cubi ZERO, fattura del quadrimestre euro 80.

Carmelo Mandarà 

 

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