Non è sopravvissuto a un salto nel vuoto di sette metri, dal tetto di un capannone di un’azienda che produce paletti di cemento. Gianni Sgarlata, santacrocese molto apprezzato in paese, si è spento intorno alle 19.30 di lunedì all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove era stato trasportato in elisoccorso dopo la rovinosa caduta. Lascia la moglie e due figlie, oltre a un sorriso contagioso e una dignità da grande uomo. L’incidente è avvenuto sulla strada provinciale Santa Croce-Scoglitti, intorno alle 4 del pomeriggio. Sgarlata, titolare di un’azienda di videosorveglianza, stava eseguendo dei lavori, quando – per causa ancora da accertare – è precipitato dal tetto. Non è bastato l’intervento tempestivo di un’ambulanza del 118 per evitare il peggio. Le condizioni di Sgarlata sono sembrate disperate sin da subito, tanto da richiedere il soccorso in elicottero. Poi l’uomo, 47 anni, si è spento in sala operatoria, a causa dei traumi riportati alla testa durante la caduta. La notizia della scomparsa è stata confermata intorno alle 21, dopo qualche ora di frenetica speranza. Sull’accaduto indagano i carabinieri. La salma al momento è stata posta sotto sequestro all’ospedale Cannizzaro. Gianni se ne va, Santa Croce stenta a crederci. Da parte della nostra redazione, le più sentite condoglianze alla famiglia in questi momenti di lacerante dolore.
Redazione
Nella foto sotto Gianni Sgarlata
Foto di Franco Assenza