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La macchina umana va tutelata: diciamo no al doping SALUTE E BENESSERE

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Per chi in un’epoca dell’eterno presente ha nostalgia del futuro. Per disgrazia la nostra epoca non permette di pervenire a maturità e vera conoscenza del buon costume e seguire, quindi, un cammino di valori. Per questo si sprecano i giorni a vivere con gli stravizi, avvelenando la macchina umana con la droga e il doping, violando ogni comportamento tipico delle nostre vite e dei dettami sociali. La tutela e la salvaguardia, la lealtà e la pulizia, sia nella vita quotidiana che nella vita sportiva agonistica e amatoriale, la lotta al doping, alla droga e al drogaggio è la base di tutto. Non c’è dubbio, utilizzando un linguaggio gergale, che mai e poi mai devono essere utilizzati sostanze e procedure bandite dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e, quindi, sostanze che nuocciono alla salute.

Una medicina prescritta dal medico può essere solo utilizzata per curare una patologia e proprio per questo ci sono dei parametri ideali che se superati portano all’aumento della prestazione e quindi al cattivo utilizzo del farmaco. Il doping è qualcosa di tossico? Assolutamente sì. Un’esposizione a droghe varie determina potenziali rischi per la salute. Cerchiamo di fare capire con le parole, per mezzo della buona educazione, che non ci si droga. La vita è qualcosa di sacro e come tale va salvaguardata ogni giorno. La buona alimentazione coadiuvata ad una sana attività fisica è la chiave di volta di tutto. Dieta mediterranea e una regolare attività fisica, oltre ad essere una base per il mantenimento della buona salute, può essere input essenziale che può fare raggiungere alte vette. Il bilancio tra la spesa e l’apporto di energia è il principale scopo che devono raggiungere tutte le persone fisicamente attive con un normale peso corporeo. Viva la buona nutrizione e la giusta misura di tutte le cose, no al doping.

(ha collaborato Cesare Squillace)

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