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Vittoria – Arrestato Vincenzo Latino. È stato reggente della “Stidda” all’epoca del clan Dominante-Carbonaro

by Redazione 19 Maggio 2015 913 2 min di lettura
 Vittoria – Arrestato Vincenzo Latino. È stato reggente della “Stidda” all’epoca del clan Dominante-Carbonaro

La Squadra Mobile di Ragusa ha arrestato di Vincenzo Latino, vittoriese di 45 anni, in quanto condannato in via definitiva dopo la decisione dell’inammissibilità del ricorso da lui avanzato alla Suprema Corte di Cassazione. Latino ha numerosissimi precedenti penali ed è considerato uno dei più pericolosi criminali di Vittoria. Più volte condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso in quanto appartenente alla “Stidda” vittoriese all’epoca del clan Dominante-Carbonaro. Considerato reggente della suddetta cosca dal 1999 al 2001 e dal 2008 al 2009. Metà della sua vita, così come da lui stesso ammesso ieri negli uffici della Squadra Mobile di Ragusa, l’ha passata in carcere e con questa pena supererà gli anni di libertà da quelli trascorsi negli istituti di pena grazie al lavoro della Polizia di Stato. Da ultimo era stato condannato per tentato omicidio, rapina, porto abusivo di armi, estorsione ed altri reati. Dopo anni di carcere ha avanzato ricorso per Cassazione riottenendo la libertà, ma ieri è arrivata la decisione della Corte Suprema e la Squadra Mobile di Ragusa stava aspettando sotto casa l’esito al fine di procedere alla sua cattura. Dovrà scontare ancora 5 anni, oltre al pagamento di 1.000 euro di multa, l’interdizione legale, l’interdizione dai pubblici uffici e la sospensione della potestà genitoriale. Al termine della pena scontata in carcere sarà sottoposto alla libertà vigilata per 2 anni. Dopo la cattura, Latino è stato condotto presso gli uffici della Squadra Mobile in Questura a Ragusa al fine di essere fotosegnalato per l’ennesima volta e poi condotto nuovamente in carcere. “La Polizia di Stato ha raggiunto un altro importante obiettivo, la cattura, all’esito della decisione della Suprema Corte, di un soggetto ritenuto essere pericoloso per la comunità”.

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