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Poliziotti si intrufolano in spiaggia: arrestati cinque tunisini per spaccio

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La polizia di Stato in costume da bagno ha tratto in arresto cinque tunisini tra i 37 e i 20 anni, spacciatori di hashish (CHAARAOUI Oualid, nato in Tunisia il 25.03.1978, KHABTHANI Fethi, nato in Tunisia il 14.02.1978, ZIROUD Mohsen, nato in Tunisia il 22.08.1975, SOFIEN Marmouri, nato in Tunisia il 11.12.1995 e GUESMI Abdelwaheb, nato in Tunisia il 19.02.1986) in quanto, in concorso tra loro, sono stati colti in flagranza di commettere il delitto previsto dall’art. 73 D.P.R. 309/ 90, ovvero per aver detenuto e ceduto dietro corrispettivo in denaro, sostanza stupefacente del tipo hashish.

Gli uomini della squadra mobile di Ragusa si sono finti bagnanti nella spiaggia di Punta Braccetto, in modo da poter catturare i cinque spacciatori senza insospettirli. Il capo della banda teneva i soldi tra gli scogli, all’interno di una grotta naturale. Non mancavano le vedette, di cui una in costume da bagno, che segnalavano i clienti in arrivo a chi doveva consegnare le dosi. Sette persone sono state denunciate come assuntori, mentre la droga è stata sequestrata. Ritirate due patenti perché i guidatori dei rispettivi veicoli sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti. Tra i clienti dei pusher da spiaggia anche diversi minorenni. I poliziotti avevano girato numerosi video che documentavano la florida attività di spaccio in spiaggia. Gli agenti si erano appostati sui tetti delle case messe a disposizione dai residenti per favorire le indagini. Uno dei pusher aveva tentato la fuga via mare, gettando le dosi, ma è stato subito bloccato dai poliziotti in infradito. I cinque arrestati erano tutti già noti per precedenti di droga e saranno presto espulsi dal territorio italiano e rimpatriati in Tunisia.

Gli spacciatori, come accennato, usavano un anfratto della scogliera iblea come luogo di attesa degli acquirenti. Centinaia di bottiglie di birra di vetro ed altri alcolici sono state rinvenute tra gli scogli, “scolate” dagli spacciatori durante l’attesa dei clienti. Grazie alla collaborazione con il comune di Ragusa si è provveduto alla pulizia straordinaria dell’area. La polizia di Stato ha così restituito ai cittadini, che per primi avevano segnalato i fatti illeciti, una parte di costa bellissima, che era stata deturpata e resa pericolosa dagli spacciatori.

Concluse le operazioni di Polizia Giudiziaria, gli uomini della Squadra Mobile prendevano contatti con il personale del Comune di Ragusa che in tempi record ha provveduto a ripristinare i luoghi oggetto di spaccio. In particolar modo, avendo i cinque utilizzato da diverso tempo l’insenatura naturale per nascondersi, attendere gli acquirenti, tagliare e fare le diverse dosi, il luogo era diventato una discarica di bottiglie in vetro di alcolici di ogni tipo. I cinque non solo spacciavano ma deturpavano la “rocca dei tramonti” con rifiuti che finiti in mare hanno tempi di deterioramento infiniti. Proprio per riconsegnare un luogo così bello agli onesti villeggianti, molti dei quali turisti ospiti delle vicine strutture ricettive, è stato richiesto l’intervento di una squadra speciale addetta alle pulizie che in pochi minuti ha ripulito tutto il tratto di costa interessato. “La Polizia di Stato, grazie alla costante collaborazione dei cittadini che hanno segnalato i fatti illeciti, ha potuto assicurare alla giustizia dei pericolosi spacciatori. La sinergia tra Squadra Mobile e cittadini e quella tra Polizia di Stato e Comune di Ragusa ha permesso inoltre di riconsegnare alla città un tratto della costa iblea tra i più belli”.

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