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Ufficio postale, le file sono interminabili: una donna incinta si sente male

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Anno nuovo, problemi vecchi, anzi vecchissimi, all’ufficio postale di Santa Croce. Cambiano i direttori, cambiano piccole regole, ma la musica rimane terribilmente uguale. Lunghe attese – una media di due ore -, file interminabili in uno spazio ristretto, soltanto due sportelli operativi, anzi uno, perché il secondo prima delle dieci non è mai operativo. E le polemiche non finiscono: quasi sempre a farne le spese sono gli incolpevoli operatori degli sportelli che devono fronteggiare le lamentele di poveri utenti esasperati. Lunedì mattina una giovane donna tunisina incinta, al quarto mese di gravidanza, ha accusato un lieve malore, forse per la lunga attesa, forse per l’aria viziata che regna all’interno del salone affollato da una trentina di persone. La donna è stata soccorsa da alcune persone in attesa come lei, ma anche da un’addetta allo sportello, che le ha offerto un cornetto e un po’ d’acqua. Per fortuna si è leggermente ripresa ed è stata accompagnata da una signora che si è resa disponibile a portarla a casa con la propria auto. Insomma, l’ufficio postale è diventato nel tempo una sorta di limbo dove dover espiare chissà quali colpe. Ma è mai possibile che niente e nessuno riesca a far in modo di risolvere questa situazione da girone dantesco? E’ possibile che la direzione generale di Poste Italiane, rimane sorda alle varie sollecitazioni che arrivano dagli utenti? Due soli sportelli operativi che si occupano di vendere alla clientela di tutto, per una utenza di diecimila persone: non ci vuole un genio per capire che la struttura, sia immobile che operativa, è assolutamente insufficiente. Necessiterebbe una protesta dura da parte dei rappresentanti politici dei cittadini, magari un’azione congiunta, Amministrazione e Consiglio comunale, magari investendo del problema il neo prefetto di Ragusa. Insomma, sveglia, i cittadini hanno il sacrosanto diritto di ricevere servizi da un organismo statale degno di un paese civile.

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