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Lotta al bullismo, due incontri a Vittoria e Comiso col professor Bernardo

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Durante il fine settimana è prevista in provincia di Ragusa la presenza di un illustre medico, il professor Luca Bernardo, direttore del Dipartimento Materno-Infantile all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, presidente della Commissione Disagio Adolescenti-Bullismo del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, e direttore dell’ambulatorio per il Disagio degli Adolescenti presso il Fatebenefratelli di Milano, prima area in Italia di prevenzione e cura sul disagio adolescenziale. La sua permanenza prevede due importanti incontri. Il primo si terrà il 30 settembre a Vittoria, alle 17, preso la Sala Mazzone, una conferenza programmatica dal titolo “Bullismi che fare? La violenza adolescenziale a scuola, in società, sul web”. Il secondo incontro, un seminario, dal titolo “Bullismi, cyberbullismo, disagi adolescenziali: conoscere per prevenire”, si terrà l’1 ottobre alle 10 a Comiso presso il Centro diurno per minori. Due importanti momenti che faranno emergere una tematica molto sentita e altamente tragica di cui si parla sempre più spesso e che si cerca disperatamente di arginare. A fungere da ponte di connessione tra Milano e Ragusa è stato il dottor Giuseppe Raffa, pedagogista dell’ASP, che da esperto del fenomeno, ha contattato il professor Bernardo, incontrandolo personalmente a Milano e favorendone la presenza nel nostro territorio.

“Il fenomeno del bullismo – spiega Raffa – è un problema sentito anche dalle nostre parti, l’ho constatato girando per le scuole. Bisogna fare di più, ci vogliono due cose: prima di tutto rieducare le famiglie, perché non bastano gli insegnanti. Le famiglie non sono quelle di un volta, i genitori hanno un approccio diverso. Poi ci vogliono nuovi interventi, nuove tecnologie. Mi sono recato presso il numero uno, il professor Luca Bernardo, sia per aggiornamento sia per realizzare iniziative simili qui, ad esempio un laboratorio provinciale per la lotta ai Bullismi, sulla falsariga di Milano. Le scuole da sole non ce la fanno, bisogna scendere in campo con una società di rete. Per esempio Radio Sole e i mass media che danno una mano attraverso la network society che può combattere il bullismo. La network society è la nuova frontiera”. Due momenti di grande riflessione, aperti a tutti, professionisti, associazioni, famiglie, giovani, per provare a cambiare… insieme.

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Scritto da
Antonella Galuppi

Giornalista pubblicista e scrittrice. Laureata in giurisprudenza, mediatore familiare. Si occupa di eventi culturali e spettacoli.

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