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Arrivano i Forconi: lo sfratto della famiglia Scardino slitta al 3 novembre

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La famiglia Scardino con Mariano Ferro e Angelo Giacchi
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Il termine ultimo, grazie alla disponibilità dei proprietari, è stato prorogato: così la famiglia Scardino potrà restare nell’immobile di via dei Mille ancora un mese. Il nuovo ordine di sfratto esecutivo per morosità è fissato per il 3 novembre (già il 9 settembre scorso il termine era stato prorogato, leggi qui). L’abitazione oggetto del contendere, questa mattina, ha ospitato, oltre ai carabinieri, anche il leader dei Forconi Mariano Ferro, giunto a Santa Croce in compagnia di Angelo Giacchi, e l’ufficiale giudiziario che, alla fine di una trattativa serrata, ha notificato il rinvio del provvedimento.

I due coniugi che da qualche mese convivono con la “minaccia” di sfratto sono Gioacchino Scardino e Concetta Cascone, entrambi senza un impiego fisso. Il forte stato d’ansia della signora ha consigliato l’intervento di un medico. Ferro, che con il suo movimento difende le cause dei siciliani più disagiati, ha partecipato alla tavola rotonda nel ruolo di mediatore. Ed è riuscito a ottenere una proroga: “A questo tavolo non partecipano gli attori protagonisti di questa vicenda, ossia i rappresentanti del governo italiano. Bravi a fornire assistenza agli immigrati, ma pessimi nel voltare le spalle a una famiglia italiana che si ritrova in stato di povertà. Esiste ancora uno stato sociale? Detto questo, bisogna trovare subito una soluzione”. La prima telefonata è stata indirizzata alla Prefettura di Ragusa, che si è fatta carico di avvertire la Caritas. L’associazione di volontariato ha poi contattato il parroco di Santa Croce Camerina, con il quale si tenterà ulteriormente di trovare una soluzione abitativa ai due coniugi. Gioacchino non lavora da dieci anni, anche se talvolta trova impiego come bracciante agricolo per “30 euro al giorno”. Concetta saltuariamente fa da badante agli anziani. Da un anno e mezzo non hanno più l’acqua corrente: si sono armati di secchi e bidoni per andare al bagno e fare la doccia.

Il Comune di Santa Croce li ha sostenuti nell’ultimo quinquennio, ma sei mesi fa sono venute meno le condizioni per elargire i sussidi: “Il Comune si è fatto carico tramite sussidi di sostenere le spese dell’affitto – spiega la dottoressa Antonella Gulino, dirigente del Dipartimento Servizi Sociali -. Negli ultimi sei mesi, venendo meno determinate condizioni, la famiglia non ha potuto presentare l’istanza. Ma non abbiamo mai smesso di aiutarli”. Il sindaco Franca Iurato annuisce: “Nei casi di disagio, il Comune ha sempre aiutato le persone in difficoltà. Per quello che può, ovviamente. Ma stavolta la famiglia Scardino ci chiede risposte che non siamo in grado di dare. Fino a due giorni fa si sono presentati con la richiesta di una casa popolare. Ma, al di là del fatto che per ottenerla bisogna essere in graduatoria, noi non abbiamo alloggi a disposizione, nemmeno per sistemazioni temporanee. Non appena avranno trovato una nuova casa, questo Ente continuerà ad aiutarli come ha sempre fatto”.

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