Home News Attualità In piedi sull’autobus dei pendolari: “Si sta a pressione. Le famiglie dove sono?”
AttualitàPrimo Piano

In piedi sull’autobus dei pendolari: “Si sta a pressione. Le famiglie dove sono?”

Condividi
L'autobus strapieno di ritorno da Ragusa
Condividi

“Nonostante le famiglie debbano sborsare parecchi soldi per l’abbonamento, i ragazzi si ritrovano spesso a viaggiare in autobus stipati oltre ogni limite, molti dei quali facendo tutta la tratta da Ragusa a Santa Croce rigorosamente in piedi”. Questo è quanto ha dichiarato G.A., un ragazzo che utilizza spesso tale mezzo ma che riscontra sempre la stessa problematica. “È un problema che esiste da tanti anni – ha ammesso – e non capisco perché nessuno si ribella, soprattutto i genitori, verso la ditta Tumino che è l’addetta a questo servizio. Specialmente quest’anno che l’abbonamento è pagato dalle famiglie…”. Quello di cui ci si lamenta è l’impossibilità per gli studenti di trovare un posto a sedere: alcuni sono costretti a viaggiare in piedi nel corridoio o addirittura sostare sui gradini delle porte di entrata e d’uscita. “L’altro giorno – continua G.A. – mentre aspettavo l’autobus davanti al Chimico insieme a tutti gli altri studenti, è passato l’autobus delle 13:10 che ha detto che caricava solo i ragazzi che scendevano a Marina ed avremmo dovuto aspettare l’altro delle 13:30. Poi è arrivato l’altro autobus che era pieno all’inverosimile: non c’era neppure un posto e ci siamo dovuti sistemare sugli scalini. L’autista, dopo che gli avevamo fatto notare che stavamo a pressione e rischiavamo di non entrarci tutti, ha contattato un suo collega e ci ha detto che ci avrebbe lasciato alla rotonda del centro commerciale le Masserie in attesa di un altro autobus, cioè lo stesso pullman che era passato inizialmente solo per i ragazzi di Marina. Dopo 10 minuti è arrivato l’altro mezzo che era semivuoto, ma qualcuno è rimasto ugualmente in piedi e un ragazzo che si è lamentato con l’autista si è sentito rispondere in malo modo. Io non pago l’abbonamento e mi sto lamentando per loro: gli studenti che non trovano mai un posto a sedere e devono fare il percorso stipati. Non capisco perché le famiglie non si ribellano. L’autobus che prendeva solo i ragazzi di Marina era quasi vuoto, perché per gli altri si deve arrivare a questo?”. Una domanda senza risposta in attesa che si prendano provvedimenti.

Condividi
Scritto da
Antonella Galuppi

Giornalista pubblicista e scrittrice. Laureata in giurisprudenza, mediatore familiare. Si occupa di eventi culturali e spettacoli.

Articoli correlati

Mandarà e Riva interrogano l’amministrazione sul campo “J.F. Kennedy”

I consiglieri comunali Pietro Mandarà e Gaetano Riva, del gruppo “Insieme per...

In memoria di Livatino, il 21 settembre l’iniziativa ‘Il sangue si dona, non si versa’

Domenica 21 settembre, in occasione della giornata dedicata alla memoria del giudice...

Santa Croce, l’esperimento delle opposizioni: pensare è già una rivoluzione

A Santa Croce Camerina, paesino di circa diecimila anime che ha trovato...

Inaugurata a Punta Secca “La famiglia del pescatore” di Giovanni Aquila

Lunedì 15 settembre, piazza Belvedere a Punta Secca ha ospitato l’inaugurazione dell’opera...