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Truffa dello specchietto, pacchia finita: arrestata una donna, figlia denunciata

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I Carabinieri della Compagnia di Ragusa, nel pomeriggio di ieri, hanno tratto in arresto una donna di 46 anni e denunciato la figlia di anni 26 per varie truffe perpetrate ai danni di ignari conducenti di autovetture. Le indagini hanno permesso di accertare che le due donne, R.S.M. e C.C., residenti a Noto (SR), nell’ultima settimana in Ragusa e provincia hanno messo in atto le cosiddette “truffe dello specchietto” ai danni di conducenti di sesso femminile che venivano aggredite verbalmente dalle persone indagate e accusate del finto danneggiamento dello specchietto della loro autovettura. Grazie alle numerose richieste di intervento pervenute al NUE 112 sono state attivate le indagini da parte dei militari dell’Aliquota Radiomobile di Ragusa che identificavano le donne nella via M. Schininà, dove poco prima avevano raggirato due conducenti di autovetture. Le interessate venivano accompagnate in caserma e perquisita la loro autovettura si rinveniva un bastone in gomma e delle pietre utilizzate per danneggiare le auto in movimento.

E’ emerso che la donna, già nota alle forze dell’ordine in quanto tratta in arresto per reati analoghi unitamente ad altri complici, ha operato anche a Santa Croce Camerina ed altri comuni del Ragusano, con le stesse modalità. In particolare, la dinamica della truffa prevedeva che venissero colpiti con pietre o bastoni gli specchietti  di alcune autovetture, in seguito le donne inseguivano le stesse con il proprio veicolo avente gli specchietti già danneggiati, aggredendo ed accusando gli ignoti proprietari e pretendendo così una somma in denaro per la riparazione dello specchietto. La donna, su disposizione del Pubblico Ministero Dott. G.Scollo, veniva condotta presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari mentre la ragazza veniva denunciata in stato di libertà. Sono in corso indagini per vagliare eventuali altre truffe perpetrate dalle suddette.

 

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