Rotatoria della morte sulla Marina-Donnalucata: parte esposto in Procura
A seguito dell’incidente costato la vita, la sera del lunedì di Pasquetta, a una ragazza di 25 anni, si riapre il dibattito sulla sicurezza stradale in provincia di Ragusa. Nel mirino la rotatoria sulla Marina-Donnalucata, il punto esatto dove si è consumato lo schianto. Antonio Firullo ha presentato un esposto in Procura che qui di seguito vi proponiamo integralmente:
“Da circa due anni sulla SP numero 63 Marina di Ragusa – Donnalucata è stata realizzata una rotatoria. L’opera che ricade a circa un chilometro da Marina di Ragusa verso Donnalucata, sembra realizzata per consentire un migliore deflusso dei mezzi per i residenti della zona, migliorare il traffico veicolare e, soprattutto, evitare incidenti. Sembra, invece, che da quando questa rotatoria è stata realizzata che, ripeto, ricade in una strada tutta in rettilineo, numerosi sono gli incidenti accaduti e, purtroppo, lunedì sera, due Aprile, giorno di Pasquetta, c’è stato l’incidente più grave con il decesso di una giovane ragazza di Comiso, Carla Barone.
Posto quanto sopra, posso affermare, con assoluta serenità che prima della realizzazione di questa rotatoria non ho mai visto o sentito dire di un incidente d’auto o moto in quel preciso tratto di strada dove, appunto, poi è stata realizzata l’opera. E’ certo anche che in tutta l’area interessata esiste un impianto d’illuminazione per rendere il tratto stradale più visibile e più sicuro nelle ore serali e notturne. Un impianto che, per quanto è dovuto sapere allo scrivente, la sera del due Aprile scorso, giorno dell’incidente mortale della ragazza, non era attivo così da non consentire una giusta visibilità della rotatoria nonostante il giorno di festa che presumeva un forte traffico veicolare.
Mi risulta che la stessa sera del due Aprile, subito dopo l’incidente mortale, si è verificato un altro incidente ovvero, sembra, che un’auto, ancora una volta, non è riuscita a rallentare in tempo per percorrere la rotatoria ed è sopraggiunta all’interno. Posso affermare che la sera dopo, il tre Aprile, l’area della rotatoria, invece, era illuminata. Sorprende e non poco che, nonostante i numerosi incidenti accaduti; l’evidenza della scarsa visibilità della rotatoria dalla strada stessa; dell’illuminazione a volte inesistente; della segnalazione non ben visibile che esiste una rotatoria, non c’è traccia alcuna di un intervento migliorativo onde evitare tragici incidenti.
Alla luce di quanto sopra esposto auspico che si possa provvedere immediatamente al ripristino del tratto stradale in questione e nel contempo piaccia al Sig. Procuratore della Repubblica di Ragusa di accertare quali i motivi per cui è stata realizzata proprio in quel tratto di strada la rotatoria in questione, inoltre, se confermato, perché la sera del due Aprile l’impianto di illuminazione del tratto della rotatoria in questione era spento mentre la sera del tre Aprile era acceso, se l’opera, rotatoria in questione, è stata realizzata secondo progetto approvato e con tutte le norme previste per la sicurezza stradale, se è stato effettuato il collaudo definitivo dell’opera.
Ho difficoltà nel comprendere il motivo per cui i soldi dei contribuenti sono spesi cosi malamente a discapito della collettività, dei cittadini che pagano le tasse e rischino la vita per non avere un giusto diritto: la sicurezza stradale. Sono a disposizione per qualsiasi chiarimento e chiedo di essere informato qualora il presente esposto venga archiviato”.