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Rifiuti, verso un’estate torrida: la Regione non riapre Cava dei Modicani

di Redazione 9 Giugno 2020 117 4 min di lettura
 Rifiuti, verso un’estate torrida: la Regione non riapre Cava dei Modicani

Le problematiche della discarica di Cava dei Modicani e dell’impianto di Tmb sono state al centro del vertice istituzionale, indetto dal Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, su richiesta della Cgil provinciale di Ragusa, per individuare azioni e soluzioni che possano evitare ai Comuni della provincia di Ragusa di conferire i rifiuti nelle discariche di Lentini e di Alcamo con un aggravio dei costi gestionali davvero esorbitanti.

Il presidente della Srr Ragusa, Peppe Cassì, e il Commissario decaduto dell’impianto di Tmb del sito di contrada Cava dei Modicani, Bartolo Giaquinta, hanno fatto l’excursus della vicenda che ha contorni paradossali. Si aspetta dal 2015 l’Autorizzazione Integrata Ambientale per la discarica di Cava dei Modicani che ad oggi non è stata emessa nonostante il decreto positivo sulla Valutazione d’Impatto Ambientale datato 2017 e mentre gli uffici regionali non danno risposte esaustive su questi ritardi, ecco che s’innesta la richiesta di una valutazione d’impatto ambientale esclusivamente per l’impianto di trattamento meccanico biologico. Richiesta evasa nel giro di qualche giorno dalla Srr Ragusa, ma che gli uffici regionali competenti prendono in carico comunicando di dare una risposta entro 90 giorni senza contare che l’ordinanza del presidente Musumeci prevede di accorciare di un terzo i tempi dell’istruttoria per questo tipo di provvedimenti.

A farla breve la provincia di Ragusa potrebbe avere il suo impianto di Tmb valido e funzionante se non si frapponessero le pastoia burocratiche. A tal proposito a rafforzare il ragionamento di una Regione eccessivamente burocratizzata e lontana dalla provincia di Ragusa è l’intervento del sindaco di Chiaramonte Gulfi, Sebastiano Gurrieri, che oltre ad insistere sui ritardi per le mancate autorizzazioni all’impianto di Tmb, ha denunciato la scelta verticistica di destinare solo alcuni Comuni iblei, tra cui il suo, per il conferimento dei rifiuti nella discarica di Alcamo con un dispendio finanziario notevole e dell’ennesimo ritardo della Regione siciliana per la realizzazione dei Centri di Raccolta Comunali previsti nei comuni di Acate, Chiaramonte Gulfi, Ragusa, Giarratana e Santa Croce Camerina. Per questi 5 centri non si è proceduto alla liquidazione degli stati di avanzamento dei lavori mettendo in difficoltà le ditte appaltatrici che hanno sospeso i lavori. Domani presenterò un esposto al presidente della Regione siciliana e all’assessore regionale all’Ambiente perché questo andazzo non lo si può tollerare.

Alla riunione hanno partecipato i deputati regionali Orazio Ragusa e Stefania Campo che si sono dichiarati disponibili ad intervenire per sostenere le giuste cause della provincia di Ragusa per le mancate autorizzazioni regionali per l’impianto di Tmb. Il parlamentare ha proposto un’audizione dei sindaci da parte della Commissione Ambiente dell’Ars su questo tema facendosi carico di chiedere alla presidente Giusy Savarino deleghi proprio lo stesso Ragusa a presiederla, mentre, la parlamentare Campo ha proposto che ad occuparsi della vicenda sia lo stesso presidente della Regione siciliana.

Sull’argomento è intervenuto, con una nota, anche il sindaco di Santa Croce, Giovanni Barone: “Spero che la burocrazia regionale possa essere snellita così prevede la nuova ordinanza voluta dal Presidente della Regione Nello Musumeci, che dal 1 gennaio scorso le pratiche ambientali avrebbero avuto uno snellimento di un terzo dl tempo. Abbiamo voluto chiedere anche le motivazioni che hanno fermato i lavori delle CCR (Centri Comunali di Raccolta), di cui Santa Croce è anche destinataria con altri quattro comuni iblei. Lavori iniziati lo scorso settembre e bloccati dopo pochi mesi. Avere un CCR significherebbe affrontare una stagione estiva, impegnativa, con molta serenità, garantendo a tutti i residenti del territorio, un centro per la raccolta differenziata che garantisca un certo ordine. Quesito – continua Barone – che abbiamo posto alla deputazione regionale presente all’assise. L’onorevole Orazio Ragusa ha preso l’impegno di invitare i sindaci iblei a Palermo per un’audizione insieme alla deputazione iblea all’ARS e i funzionari della Regione. Anche l’onorevole Stefania Campo ha proposto un intervento diretto al Presidente Musumeci”.

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