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Il successo parziale di Frasca: “Sul mercato doveroso passo indietro”

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“Pare che l’unico modo di veder fare qualcosa di buono al Sindaco, sia quello di vederlo retrocedere su ogni scelta e decisione che prende”. Così Filippo Frasca, ex vicesindaco e assessore alla sicurezza del comune di Santa Croce. Era stato fra i primi a contestare l’ordinanza n.36, con cui Barone rivoluzionava il mercato del giovedì, ma che il primo cittadino ha revocato proprio nelle ultime ore. “Nei giorni scorsi – spiega Frasca – aveva convocato i rappresentanti degli ambulanti, come da perentorio invito che avevano fatto, e a seguito dell’incontro, “passandosi la mano sulla coscienza”, ha revocato l’ordinanza nr. 36 del 27 ottobre 2020 “Misure per lo svolgimento dei Mercati settimanali” che smembrava il Mercato Rionale del giovedì. Il Mercato di per se è già agonizzante – insiste Frasca -, la revoca era necessaria, urgente e nelle more di far capire al Sindaco quello che serve fare, il mercato è meglio che per ora, per questi prossimi mesi, resti così com’è senza dilatare le presenze se non con autorizzazioni quotidiane sui posti disponibili”.

“La questione non è conclusa – spiega il segretario cittadino di Territorio – e con urgenza bisogna riesumare lo studio di fattibilità che ho lasciato in dote all’amministrazione. Uno studio – se ricordo bene – pagato circa 1.500 € tra il 2017/2018 con i residui di cassa e miseramente accantonato dal Sindaco, poi miseramente bocciato per volere dello stesso Sindaco ai lavori del Consiglio comunale per l’inserimento nell’annualità corrente del piano triennale. Uno progetto di massima, di valenza superiore ad un semplice studio di fattibilità, in cui, udite udite, sono previste una entrata ed uscita separate che consente il semplice contingentamento delle presenze, punti luce e acqua singoli senza possibilità di contatto tra ambulanti, bagni puliti e decorosi per gli operatori e gli avventori oltre ai disabili; filodiffusione, isola ecologica, illuminazione a led, predisposizione dei posteggi ridotti in numero congruo rispetto al fittizio numero attuale, predisposizione per eventi statici alla luce dei DPCM attuali. Oggi è il 6 novembre 2020, questo studio di cui tranquillamente posso rivendicarne l’esclusiva paternità, è stato commissionato con regolare incarico nel 2017 ad un noto professionista della città. Questa secondo noi è programmazione, una parola inesistente nel vocabolario amministrativo del Sindaco. Di certo non ci arrestiamo nella nostra opera di sensibilizzazione e non possiamo tenere conto dei consiglieri che gli tengono il moccolo, ma tutti gli altri saranno e sono stati già chiamati in causa, affinché nel loro ruolo si assumano la responsabilità di recuperare o meno, quel progetto avanguardista e tanti altri che qualificherebbero la città”””.

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