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Atto di indirizzo in Consiglio: “Condanniamo la guerra in Ucraina”

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TOPSHOT - Ukrainian service members collect unexploded shells after a fighting with Russian raiding group in the Ukrainian capital of Kyiv in the morning of February 26, 2022, according to Ukrainian service personnel at the scene. - Ukrainian soldiers repulsed a Russian attack in the capital, the military said on February 26 after a defiant President Volodymyr Zelensky vowed his pro-Western country would not be bowed by Moscow. It started the third day since Russian leader Vladimir Putin unleashed a full-scale invasion that has killed dozens of people, forced more than 50,000 to flee Ukraine in just 48 hours and sparked fears of a wider conflict in Europe. (Photo by Sergei SUPINSKY / AFP)
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“In linea con la proposta del Comune di Ragusa, abbiamo presentato oggi al Presidente del Consiglio un atto d’indirizzo a sostegno dell’Ucraina da votare in Consiglio Comunale”. Lo scrivono in una nota i consiglieri Luca Agnello, Lucio Schembari, Caterina Gambino e Chiara Zago.

“Quelle che stiamo vivendo sono ore drammatiche – si legge nell’atto -. Non solo per l’Ucraina: per l’Occidente, per l’Europa, per tutti noi. La decisione della Russia di avviare un conflitto militare per invadere e annettere l’Ucraina, è ingiustificabile e viola le regole alla base della convivenza pacifica e civile della comunità internazionale. E’ un atto egoistico che sta generando enormi sofferenze con la perdita di vite umane, militari e civili. E’ una guerra che potrebbe essere lunga e grave, e per quante sostanziali sanzioni, europei e alleati, riusciranno ad introdurre, dovremo prepararci a leggere di morte, a vedere sofferenze, a patire crisi e sconvolgimenti. Il mondo moderno – sottolineano i proponenti – considera le guerre deprecabili, e tuttavia ne è ciclicamente afflitto” ma “la guerra è sempre un errore. Ogni conflitto porta con sé morte e distruzione, lacera il tessuto sociale e minaccia la convivenza tra le nazioni. Le guerre rubano la vita, rubano il futuro ai giovani, compromettono l’esistenza di chi sopravvive dei sacrifici di una vita intera, rubano l’infanzia ai bambini, rubano la speranza!

“La storia – si legge nell’atto d’indirizzo – non sempre è trasparente e probabilmente non saranno mai chiari i motivi che guidano tanta crudeltà, ma in tutti i modi e in ogni caso, attraverso manifestazioni, cortei e veglie, e con ogni altro mezzo, dobbiamo invocare la pace, protestare contro le guerre, contro la guerra in Ucraina, come tanti stanno facendo anche dall’interno della stessa Russia, compromettendo la loro sicurezza! Non si può arretrare difronte all’aggressione armata di uno Stato indipendente. Non sono soltanto in pericolo la democrazia e la libertà del popolo ucraino ma un’idea di vita futura e davanti alla sfida tra democrazia e autocrazia, tra sopraffazione e violenza da una parte e dialogo e diplomazia dall’altra non può esserci il minimo tentennamento”.

Per quanto sopra esposto, l’obiettivo dei consiglieri proponenti è far esprimere all’intero consesso “dissenso verso l’invasione dell’Ucraina e la ferma volontà che la Russia sospenda le ostilità”, il “rifiuto della guerra e della violenza con la consapevolezza che la stessa condizione potrebbe riguardarci direttamente, essendo di fatto già coinvolti a seguito delle iniziative che sono state adottate dagli stati dell’Europa democratica”; ma anche “solidarietà e sostegno al popolo ucraino e ai loro connazionali presenti anche nel nostro territorio, uomini e donne che hanno lasciato il loro paese per sostenere attraverso iniziative concrete le loro famiglie, famiglie che adesso stanno perdendo tutto per diventare profughi senza un destino e una meta precisa”. Infine si impegna “l’Amministrazione Comunale a far propria questa mozione con apposita deliberazione di Giunta esprimendosi unanimemente al Consiglio Comunale per una condanna dell’aggressione russa all’Ucraina, per il sostegno e la cooperazione e per l’Ucraina libera e indipendente”. I consiglieri chiedono inoltre al sindaco e alla giunta di “esporre dal Palazzo Comunale la Bandiera della Pace fino alla fine del conflitto”.

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