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La campagna è un saloon: rissa fra signore per una poltrona…

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Anche Santa Cruz, cittadella di un regno che non c’è, a giugno sceglierà il proprio sindaco. L’altra sera durante un match molto acceso per la spartizione delle poltrone (si teneva infatti il torneo “dodici ospiti per cinque poltrone”) sono volati letteralmente cozzi ‘i muluna e lumie. Le squadre erano al solito Forzisti contro Fratuzzi. Si dice che per attutire le urla e gli schiamazzi, abbiano messo a tutto volume nella sede dell’incontro/scontro, prima la Cavalleria rusticana e poi Pagliacci (opere particolarmente amate dal Baronaccio e il Gran visir).

L’incontro si è aperto con il grugnito del Gran visir che tenendo avidamente tra le braccia il suo (si fa per dire) forziere ha intimato a tutti:
Chistu nun si tocca, m’apparteni.
Allora Il povero Stanislao indispettito, cugghiennisi i pupi, rivolgendosi alla sua comitiva va via commentando:
Ammazza, ammazza su tutti na razza, amuninni picciuotti, ‘ppi nuavitri nun ci nesci nenti, mergem!
Picca a pieddita e picca u varagnu – rassicura il baronaccio – ho già il rimpiazzo pronto al costo di una sola poltrona.

Svetlana, naturalmente schifata da ciò, guadagna la porta ma viene prontamente fermata dal Baronaccio (Barry per gli amici) che la supplica:
– Nooooooooooo Tlanny, tu noooo, ti prego non mi puoi lasciare, parliamone. Ti darò tutto ciò che vuoi.

Questa, signori miei, fu la frase magica che fece scatenare la furia funesta di un’erinne mai vista prima: Ofelia dalle trecce bionde del marchesato di Santeufemia, che esordisce con un acuto da frantumare ogni cristallo nel raggio di 30 km.
– Cuuuuuuuuooomu? Cuuuuuuuuuuuiiiiiiiiiii? Chiiiiiiiiiiiiiiiaaaaa???
E rivolta al Baronaccio:
– Io ti sono stata fedele, sempre accanto come un cane, sono stata il tuo zerbino, la tua Mata Hari, la tua infiltrata e ora sarei rinnegata ppi ddu cozzi i luppina, ppi sta cosa cca’?

Le due signore si avvinghiano comu ddu’ purpi i scuogghiu tirandosi i capelli e linziannisi le vesti, lanciandosi improperi irripetibili. Poviru l’uomo ca si trova tra due fimmini (e per giunta arraggiati), anche lui i scippau di circa e cuddaru. Ma alla fine, i cavalieri presenti riescono a forza a separarle. Ofelia, la più assatanata delle due urla al baronaccio, con la grazia di Cicca Stonchiti in Civitoti in Pretura:
Ora vasi a nanna! ‘Nto piattu voglio presidenza del consiglio, assessorato e due consiglieri di riferimento e in più cornetto e cappuccino ogni mattina non prima delle 10! O così o morte.

Povero baronaccio, bianco come un lenzuolo, si dice abbia ingoiato per ben tre volte prima di rispondere con un filo di voce:
– Obbedisco.

E caro Barry, a vulisti a bicicletta? Ora pedala. Ovviamente tutto questo è pura fantasia… O realtà? Chi lo sa… Da Santa Cruz è tutto per adesso.

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