Prime risposte sulla Mediale. Ma non sono ancora quelle che cerchiamo

Arrieccoci!! Seconda parte che in teoria dovrebbe essere la volta delle risposte sul tema “fine contratto famigerata Mediale” e invece…
Abbiamo chiesto al consigliere Piero Mandarà che ci ha rimandato, gentilmente eh!, all’amministrazione guidata da Peppe Dimartino, affermando che non erano né lui e nemmeno il suo capogruppo informati dei passaggi.
Ci siamo arresi? Ma anche no.
Siamo andati dal presidente del Consiglio, Luca Agnello. A parere nostro argomento delicato che, dovendo coinvolgere tutta una comunità, materia di civica assise doveva essere! Garbatamente ci ha rimandato al sindaco Dimartino, in questo momento fuori sede, come unico deputato a una risposta istituzionale. Ma un paio di domande, comunque, le abbiamo fatte: l’Iblea Acque dal primo gennaio è in grado di fornire il servizio? La risposta secca: No.
E’ un problema il ricorso al TAR per quanto riguarda l’incompatibilità dell’ingegnere Franco Poidomani rispetto al suo ruolo di amministratore unico della costituita società Iblea Acque? Risposta: Sì.
Abbiamo le idee più chiare? No. E allora ci arrendiamo? No.
Siamo andati dall’ex sindaco Giovanni Barone che a qualche domanda ha risposto, partendo addirittura dal 2018 quando, in seguito al referendum ha decretato la vittoria di chi voleva la gestione dell’acqua pubblica, attraverso gli ATI si dà inizio ai primi passi che hanno coinvolto tutti e 12 i comuni della provincia.
“Si è in ritardo rispetto alle scadenze che coinvolgono Santa Croce – dichiara Barone – io il 16 giugno avrei indetto una gara con delle ditte private con la clausola che il contratto sarebbe decaduto non appena Iblea Acque, sarebbe stata in grado di espletare il servizio”.
Abbiamo chiesto: ma sarebbe stato possibile considerato che ormai unico titolato è la società?
Risposta: lo avremmo fatto, anzi lo avrebbe fatto Iblea Acque.
Abbiamo capito qualcosa? Io no. L’unica cosa certa è che siamo in un mare di incertezza e con tanti punti poco chiari se un consigliere di Ispica, Paolo Monaca, ha dovuto aspettare 170 giorni per avere accesso ai verbali e alla fine, come da un suo post su facebook, ha evidenziato tante, chiamiamole, incongruenze e poca chiarezza.
Vabbè!! Aspettiamo il rientro del sindaco Dimartino e arrivederci alla prossima puntata perché caparbiamente noi qualcosa vorremmo capirci perché dopo 15 anni di polemiche infinite con la ditta che a dire di molti, finalmente ci lascia, non vorremmo ci fossero in vista altri anni difficili!