Home News Cronaca Dopo ore d’attesa salta la raccolta dell’umido. E parte lo scaricabarile
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Dopo ore d’attesa salta la raccolta dell’umido. E parte lo scaricabarile

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Prima o poi passa. Ma alla fine la munnizza è rimasta là. I mastelli dell’umido, senza alcun preavviso da parte dell’Amministrazione comunale, non sono stati svuotati. La ditta incaricata della raccolta porta a porta, ha prelevato solo il contenuto dei mastelli grigi (frazione indifferenziata), lasciando quelli marroni colmi e in bella mostra sull’uscio delle abitazioni. Anche l’Amministrazione comunale è caduta dal pero. Alle 13.10 una prima nota sulla pagina Facebook del Comune annunciava che il ritiro della frazione organica era in ritardo “a causa di problemi logistici” e che la cittadinanza era invitata “a non ritirare il mastello”.

Ma anche questa s’è rivelata una falsa speranza, finchè alle 17.35, con un nuovo post, giungeva l’amaro epilogo. “A causa dei gravi disservizi riscontrati nella giornata di oggi nel servizio di raccolta della frazione organica, non dipendenti dall’Amministrazione Comunale – specificava la nota del sindaco Dimartino – si comunica che, a differenza di quanto annunciato in giornata, il servizio oggi non verrà svolto. Il servizio in oggetto sarà espletato regolarmente nella giornata di sabato 28/01. L’Amministrazione Comunale, in sinergia con gli uffici, accerterà le cause del disservizio e adotterà gli opportuni provvedimenti. Ci scusiamo con la cittadinanza per il disagio”.

“Non posso che manifestare il totale disappunto sull’operato dell’Amministrazione comunale, del sindaco e dell’assessore all’Ambiente – scrive in una nota Piero Mandarà, consigliere comunale di ‘Insieme per Santa Croce’ – Le difficoltà possono sopraggiungere, ma i possibili disagi vanno comunicati prima, non dopo che si verificano. Questo modo di procedere è intollerabile. Siamo di fronte a un vero e proprio disservizio nei confronti dei santacrocesi che pagano la tassa sui rifiuti e che, in seguito a una delibera imposta a colpi di maggioranza, la scorsa estate, hanno dovuto sorbirsi un aumento in bolletta del 10%. L’Amministrazione, per giustificarsi, aveva utilizzato l’alibi della chiusura temporanea di Cava dei Modicani. Da ottobre la discarica ha ripreso la propria attività, ma l’aumento della Tari non è mai stato revocato. Non possono essere i cittadini a pagare le inefficienze dell’Amministrazione”.

“Chiedo al sindaco di informare il Consiglio comunale sull’accaduto e relazionare sulle possibili soluzioni da attuare per far sì che questa situazione non si ripresenti; ma soprattutto per impedire che la prossima stagione estiva si trasformi in una perenne emergenza rifiuti. Ai cittadini, che hanno preso atto del disservizio a cose fatte, andrebbero spiegati i “motivi logistici” che l’hanno generato e, soprattutto, il perché non siano stati informati per tempo”.

 

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