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Agnello e la sicurezza: “Serve fronte comune con coraggio e umanità”

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“Ho atteso qualche giorno prima di esprimere le mie riflessioni su ciò che ha colpito la nostra comunità nei giorni che dovevano essere di festa. Umanità e coraggio devono guidarci per ritrovare la giusta serenità che il nostro paese merita”. Lo scrive in una nota il presidente del Consiglio comunale di Santa Croce, Luca Agnello, analizzando i fatti e, soprattutto, i possibili effetti dell’uccisione di un ragazzo 21enne avvenuta sabato scorso tra le vie Giardino e Garibaldi.

“Umanità di un Sindaco – scrive Agnello – che di certo non minimizza il problema della sicurezza ma anzi con coraggio si spende anima e corpo per tranquillizzare una comunità fortemente turbata da un omicidio in pieno centro e che sta lavorando a testa bassa con il supporto di tutta l’amministrazione e con gli stimoli provenienti dal consiglio comunale. Umanità per i cittadini e attività commerciali che hanno il diritto di essere preoccupati per una situazione di degrado ormai diffusa da anni per cui si sta lavorando per trovare, con le altre istituzioni, una via di miglioramento e che con coraggio continuano a investire in questa terra. Umanità per le forze dell’ordine che nonostante una legislazione inadeguata con coraggio combattono l’illegalità forte di un senso di diffusa impunità. Umanità di tutte le forze politiche che hanno evitato facili strumentalizzazioni ma che cercano un fronte comune – come letto tra le righe del gruppo di opposizione Insieme – per dar forza all’amministrazione affinché possa far valere in tutte le sedi le ragioni di un paese che merita di vivere tranquillo attraverso proposte concrete dal supporto al progetto di sorveglianza privata, ad oggi finanziato con fondi comunali, alla riapertura H24 della Caserma dei Carabinieri, alle iniziative di Associazioni sui sistemi di sicurezza integrata”.

Poi riprende: “Umanità delle comunità di stranieri che con le loro famiglie vive Santa Croce integrata da anni ma che devono avere il coraggio di essere i primi ad alzare la testa e collaborare insieme per isolare poche cellule di illegalità diffusa che sono causa primaria del degrado urbano. Umanità infine per una madre che dall’altra parte del mare piange un figlio ventenne ammazzato, che probabilmente avrà scelto strade sbagliate, ma non avrà più la possibilità di redimersi e migliorare la sua vita. Coraggio di tutti noi di essere più umani dinanzi a una morte violenta che ha segnato Santa Croce e che vogliamo che resti un tragico fatto isolato che non abbia più a ripetersi”.

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Redazione

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