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“Ridare voce ai consiglieri per una provincia che conta”, la riflessione del candidato Piero Mandarà

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In vista delle elezioni provinciali del 27 aprile, Piero Mandarà, candidato al Consiglio del Libero Consorzio, condivide una riflessione lucida e critica sullo stato della democrazia a livello locale. Attraverso le sue parole, mette in luce le contraddizioni di un sistema elettorale di secondo livello e sottolinea l’importanza di restituire centralità ai consiglieri comunali. Con il sostegno alla lista “DC – Progetto Radici Iblee”, Mandarà propone un approccio nuovo e inclusivo, fondato sul merito, sul servizio e su una reale rappresentanza del territorio.
La riflessione di Mandarà:

“Le prossime elezioni provinciali, in programma il 27 aprile, rappresentano un esercizio di democrazia limitato, e questo per due motivi: il primo è che a votare saranno soltanto i sindaci e i consiglieri comunali (non a caso le chiamano elezioni di secondo livello); il secondo è che alcuni sindaci proveranno a occupare pure le caselle del Consiglio provinciale, con l’obiettivo di dare “autorevolezza” – così dicono – al vincitore della competizione. Più che altro, però, la loro presenza rischia di togliere “autorevolezza” ai consiglieri comunali che li sostengono nei singoli comuni, i quali, infatti, vengono privati di uno spazio per esercitare la propria azione, per manifestare le proprie idee, per suggerire le proprie soluzioni.

Le province sono un ente cruciale per il governo del territorio, anche se per taluni sono diventate il teatro di una prova muscolare, in cui far prevalere le ragioni dell’appartenenza piuttosto che dell’operosità. Lo spazio è poco e loro provano a occuparlo comunque, rischiando di ritrovarsi con due o tre cariche da ricoprire all’indomani delle elezioni, probabilmente in “conflitto” l’una con l’altra. Per questo mi onoro di far parte della lista “DC- Progetto Radici Iblee” che tiene davvero in considerazione le istanze dei consiglieri comunali – c’è un candidato per comune – e dà loro l’opportunità di misurarsi per una provincia che merita di essere rilanciata con spirito di servizio, senza farla diventare un semplice orpello istituzionale”.

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Redazione

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