Il Pungitopo – 29 milioni che fanno acqua: riflessioni amare sulla gestione Iblea

Ebbene si mala tempora currunt ovverosia “u sciumi tira petri anzi cuticcia”!
Per parafrasare il famoso libro di Gadda, parliamo di “Quer pasticciaccio brutto de Iblea Acque”, che naviga in brutte acque o meglio torbide, molto torbide, perché di cristallino non c’è nulla. Infatti di chiaro e trasparente vi sono solo i debiti astronomici: ben 29 milioni di euro.
In merito a questo, a Santa Croce è stata avanzata un interrogazione al sindaco con richiesta di chiarimenti, proprio perché il Comune di Santa Croce è socio di Iblea Acque.
Certo, è facile per noi comuni mortali chiederci che fine abbiano fatto questi soldi e magari non dormirci la notte, ma la cosa che decisamente ci fa tremare i polsi è che il debito (ripeto 29 milioni di euro) prima o poi – più prima che poi – ricadrà sulle spalle di noi utenti.
A questo punto, ci chiediamo: riuscirà il nostro sindaco a dipanare la matassa ma, soprattutto, saprà tutelare gli interessi di noi santacrocesi?