Condannato a 2 anni e mezzo camionista per l’omicidio stradale di Mirko e Francesco

E’ finito con la condanna a due anni e mezzo di reclusione il processo per il reato di omicidio stradale plurimo ai danni di Salvatore Cilia, imprenditore agricolo di 68 anni, nato a Vittoria ma residente a Santa Croce, oltre ad una provvisionale di 65mila euro da pagare in solido con l’assicurazione.
All’uomo è stata anche revocata la patente di guida mentre l’autocarro è stato confiscato. Secondo l’accusa avrebbe causato l’incidente mortale che si è registrato la notte tra l’8 ed il 9 agosto 2018 a Punta Secca in cui persero la vita Francesco Arrabito, 18 anni, e Mirko Sokmani, 19 anni, entrambi residenti a Santa Croce Camerina. I ragazzi viaggiavano a bordo di un ciclomotore “Caffènero” 125 di proprietà di Arrabito, sulla strada comunale 35 con direzione di marcia Punta Secca-Santa Croce Camerina, quando, all’altezza di contrada Serramenzana, sono andati a sbattere contro l’autocarro Iveco Autostar di proprietà dell’imputato. Accolta in pieno la richiesta del pubblico ministero Silvia Giarrizzo che ha contestato al vittoriese l’aggravante di essere sprovvisto di assicurazione obbligatoria. L’uomo è stato difeso dagli avvocati Giuseppe Russotto ed Enrico Trantino. I genitori di Arrabito sono stati rappresentati dall’avvocato Fabrizio Cavallo mentre i congiunti di Sokmani si sono affidati all’avvocato Marco Giudice. La sentenza è stata emessa dal giudice del Tribunale di Ragusa, Andrea Reale. L’autocarro era posteggiato nella parte destra della carreggiata.
Fonte “La Sicilia”