Botta e risposta sul Rendiconto 2024: il sindaco chiarisce, Insieme replica

Sulla questione del Rendiconto 2024 del Comune di Santa Croce si è aperto un vivace confronto pubblico tra il sindaco Peppe Dimartino e il gruppo di opposizione consiliare “Insieme per Santa Croce”.
Dopo le dichiarazioni del primo cittadino, che ha inteso chiarire i passaggi tecnici e amministrativi che hanno portato all’attuale fase dell’iter, è arrivata a stretto giro la replica del gruppo consiliare, che contesta le modalità e i tempi con cui si è arrivati alla situazione attuale.
Di seguito riportiamo integralmente gli interventi.
Dichiarazione del sindaco sul Rendiconto 2024
“Reputo doveroso fare chiarezza in merito all’approvazione del Rendiconto 2024 e alla diffusione di notizie che vanno contestualizzate”. Lo dice il sindaco di Santa Croce, Peppe Dimartino, che continua: “La nostra amministrazione ha approvato, con la delibera n.169 dell’otto luglio, lo schema di rendiconto 2024 e la nota integrativa. I revisori dei conti hanno fornito il loro parere il 22 luglio e, come prevede la legge, ne sono stati informati tutti i consiglieri comunali per prenderne visione e deve necessariamente trascorrere un tempo di 20 giorni.
Trascorso questo periodo sarà convocato il consiglio comunale per procedere all’approvazione del rendiconto 2024. Quindi siamo all’ultimo passaggio prima di giungere alla conclusione del percorso ragion per cui il commissario della Regione non si è insediato nel nostro Comune e sarà il consiglio a valutare l’approvazione del rendiconto 2024.
Vi è stato un rallentamento delle operazioni per concludere il rendiconto dovuto a un cambio del programma degli uffici finanziari che ha portato a un necessario tempo di rodaggio affinché si concludessero le operazioni di stesura del documento.
Non vi sarà quindi alcuna ricaduta sui servizi erogati, sul Comune e sul futuro del nostro ente. Ho avuto modo di sentire l’assessore regionale agli Enti Locali Andrea Messina facendogli presente il quadro del nostro Comune e ho ricevuto piena comprensione. Continuiamo a lavorare per Santa Croce anche con la grande attenzione verso il bilancio.
Mi costa infine constatare, ancora una volta, che c’è chi non perde occasione per strumentalizzare e per gettare allarmismi inutili tra la cittadinanza, nonostante si sia a conoscenza dell’iter amministrativo del rendiconto. Un comportamento molto poco responsabile che fa degradare il dibattito politico cittadino”.
REPLICA IMMEDIATA DEL GRUPPO “INSIEME PER SANTA CROCE”
Abbiamo letto con attenzione le dichiarazioni del Sindaco in merito al Rendiconto 2024. Riteniamo opportuno precisare alcuni punti, poiché i cittadini meritano piena trasparenza e chiarezza su una questione così delicata. Il termine per l’approvazione del rendiconto da parte del Consiglio comunale è scaduto da mesi. È bene ricordare che il termine non riguarda la semplice deliberazione da parte della Giunta, ma l’effettiva approvazione in Consiglio, passaggio obbligato per la piena efficacia dell’atto.
Nella nota stampa diffusa, si tenta di giustificare questo ritardo richiamando presunti “tempi tecnici” tra l’adozione in Giunta e l’arrivo in aula. Ma dopo tre anni, è evidente che si tratta di tempi del tutto prevedibili e strutturali, non di imprevisti. Continuare a usare questa motivazione significa ammettere una cronica incapacità di programmazione, e soprattutto una sottovalutazione della funzione del Consiglio e delle scadenze istituzionali.
Alla luce di tutto questo riteniamo che:
1. Il fatto che sia stato nominato un Commissario regionale dimostra che vi sono stati ritardi oggettivi nella conclusione dell’iter amministrativo. Il Sindaco ammette la presenza di rallentamenti dovuti al cambio del software gestionale, ma questo non può diventare un alibi per giustificare un percorso che, per legge, doveva essere completato nei termini previsti.
2. Il Consiglio comunale non è stato messo in condizione di discutere tempestivamente il rendiconto, nonostante l’importanza strategica di questo documento per la programmazione economica e per la gestione dei servizi ai cittadini. Ricordiamo che il ruolo di un Consiglio comunale è quello di esprimersi democraticamente sulle scelte di bilancio, non di essere informato a posteriori.
3. Le dichiarazioni sul presunto “allarmismo” ci sembrano fuori luogo. Segnalare criticità e chiedere chiarimenti sulle responsabilità non è strumentalizzare, ma è parte del dovere di un’opposizione seria e costruttiva. La nostra interrogazione non è contro il Sindaco, ma a tutela della cittadinanza e della buona amministrazione.
4. Chiediamo al Sindaco di non ridurre questa vicenda a uno scontro politico sterile, ma di assumersi le responsabilità politiche e amministrative dei ritardi e di garantire che simili episodi non si ripetano in futuro.
A questo punto, il Sindaco dovrebbe seriamente interrogarsi sulla compatibilità tra il ruolo che oggi ricopre in Provincia e l’impegno necessario per amministrare con attenzione e responsabilità il proprio Comune. Se non è più in grado di seguire direttamente deleghe centrali come quella al bilancio, la soluzione più seria sarebbe delegare a un assessore competente. Diversamente, prenda una decisione chiara: continui ad amministrare il suo paese con la dovuta dedizione, oppure si dedichi ad altro. Ma smetta di anteporre il proprio ego politico agli interessi della comunità.
Il nostro obiettivo pertanto rimane uno solo: assicurare una gestione trasparente e puntuale del bilancio comunale, senza rimpalli di colpe o accuse gratuite.