La bandiera della Palestina non si può esporre. Gli imitatori nostrani dei patrioti nazionali hanno deciso di no. Adducendo una serie di motivazioni che umiliano la logica e il buonsenso – ad esempio, il fatto di essere “contro tutte le guerre” e di non poter fare alcuna differenza per le torture, hic et nunc, subite del popolo palestinese – hanno respinto, astenendosi, l’ordine del giorno presentato dal gruppo di opposizione. Hanno votato favorevolmente solo Gaetano Riva, Piero Mandarà e il presidente del Consiglio comunale Luca Agnello. Gli altri, dopo aver lasciato la patata bollente in mano al capogruppo Micieli, si sono trincerati dietro giustificazioni di cartapesta e il solito “signor sì, signore”. Umiliante.
Uomini e donne tutti d’un pezzo hanno deciso che piuttosto che niente meglio… niente. L’ordine del giorno era stato sponsorizzato anche dal Pd, che durante una pausa dei lavori aveva srotolato la bandiera in aula consiliare. Non è bastato a intenerire i Fratelli d’Italia, coadiuvati da nuovi innesti (dell’ex minoranza) sempre più simili a soldatini (quelli finti, però). V’immaginate se dopo aver mostrato il petto in fuori, potevano manifestare un minimo d’empatia per la tragedia di un popolo? Meglio restare anomimi e adulare il capo, piuttosto che mostrarsi umani e togliere ogni dubbio.