Finisce 1-1 l’atteso confronto con la Gymnica Scordia con la squadra di mister Fabio Campanaro che deve nuovamente recriminare per le tante occasioni sprecate.
Il Cigno conferma ancora l’imbattibilità in trasferta e soprattutto, al giro di boa mantiene la terza posizione in classifica a sei lunghezze dalla seconda piazza occupata dall’Akragas.
La squadra di mister Campanaro ha confermato con questo ennesimo risultato di essere una seria candidata alla corsa per i play off e nel nuovo anno, alla ripresa del campionato, dovrà dare ancora di più se vorrà conquistarli con certezza.
La cronaca.
Mister Campanaro si schierava dal primo minuto con capitan Mangione in porta, Golisano e Wally centrali, con Spatola e Missud laterali. A centrocampo faceva il suo esordio in biancazzurro Michel Ange Mboa insieme ad Alma e Javadov, mentre in attacco giostrava il trio Basile, Drame e Garufi.
L’inizio gara vedeva i rossoblù di casa volitivi alla ricerca della rete.
La grande occasione per i locali arrivava al 23′ con un penalty assegnatogli per un tocco di mano in area di rigore, dal dischetto si presentava Bonaccorsi, ma capitan Mangione era pronto e respingeva.
Da quel momento saliva in cattedra il Santa Croce che iniziava a costruire gioco e azioni pericolose verso la porta avversaria.
La più clamorosa capitava sui piedi di Alma,a il buon Gabriele falliva il bersaglio, si concludeva così in parità il primo tempo con le reti inviolate.
Nella ripresa era ancora il Santa Croce a fare la partita e a passare in vantaggio al 20′ con Basile che sfruttava un’incertezza in fase di costruzione dal basso e metteva la palla alle spalle di Cirnigliaro.
La Gymnica Scordia tentava una reazione, ma il Santa Croce si difendeva con ordine, fino al 90′ quando il direttore di gara concedeva un dubbio calcio di punizione dal limite ai padroni di casa e sugli sviluppi dello stesso Spampinato trovava la rete del pareggio.
Nei minuti di recupero il Santa Croce reclamava un rigore evidente ai danni di Yayha Dramè, ma il direttore di gara sorvolava e decretava la fine delle ostilità.