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Ex macello e strade restano dei buchi neri: “Non si fa niente per evitare incidenti e degrado”

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Niente di nuovo sotto il sole. Da un lato l’Amministrazione comunale, rea di non far nulla per mettere fine al degrado. Dall’altra l’opposizione che la pungola su argomenti spinosi e sempre attuali. La condizione delle strade, ad esempio, negli ultimi anni è da far rabbrividire a causa delle buche. Fra le tante meritevoli d’attenzioni, una che in estate risulta fra le più trafficate, in c.da Pellegrino-Vignazze, quella per raggiungere insomma le frazioni della fascia costiera. Il consigliere comunale di minoranza, Luca Agnelllo, alza la voce attraverso le pagine del quotidiano La Sicilia: “L’Amministrazione continua a latitare. I residenti della zona lamentano le segnalazioni da mesi. Dobbiamo aspettare che succeda qualcosa di irreparabile per intervenire? Intervenire per rimettere le cose apposto non sarebbe così impegnativo. Per una Amministrazione che vive alla giornata, seguendo il principio operativo dei tappabuchi, una cosa simile dovrebbe venire naturale. Le strade – conclude Luca Agnello – nel periodo vacanziero è battuta h24 e pericolosissima, pertanto, non può continuare a tapparsi gli occhi”. Ma anche le condizioni di degrado in cui versa l’ex macello sono preoccupanti. La struttura, in disuso da tempo, nelle ore serali è presa d’assalto dagli extracomunitari che seminano in giro cocci di vetro e rifiuti di ogni tipo: “E’ storia vecchia – ha commentato l’ex assessore all’Ambiente, Gioacchino Iozzia – ma prima, almeno, si puliva ogni settimana. Invece, dall’insediamento della nuova Amministrazione, non è stato fatto nessun intervento di pulizia. Quando c’ero io, avevo disposto l’allocazione di una trespola nel sito, per far sì che gli extracomunitari chiamati al buon senso, potessero essere messi in grado di mettere le bottiglie a fine serata nell’apposito cestino. Inoltre, tutti i lunedì era programmato un intervento, con un operaio comunale che aveva il compito di pulire l’area. Era, altresì, prevista la sistemazione di telecamere, un espediente sicuramente utile per monitorare la zona e fare da deterrente. Oggi di tutto questo non esiste più niente”.

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