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I carabinieri fermano tre tunisini: all’interno dell’auto trovato un fucile importato clandestinamente

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I militari della Stazione Carabinieri di Santa Croce Camerina hanno trovato e sequestrato un’arma clandestina e denunciato i tre stranieri che l’avevano in auto. Alcune notti or sono i militari santacrocesi erano impegnati in una perlustrazione delle campagne per prevenire e reprimere i furti in aziende agricole che saltuariamente colpiscono, anche in maniera grave, gli addetti a un settore già fortemente provato dalla crisi del comparto. Ad un certo punto un’autopattuglia dell’arma nota una station wagon di colore verde. Anche il conducente vede i carabinieri e ha un quasi impercettibile sussulto. I due militari però lo colgono e decidono di fermare il mezzo e controllare i tre occupanti. Sono tre tunisini, tutti incensurati. Ma dal portabagagli salta fuori un fucile. Una carabina a canna rigata di fabbricazione tedesca del calibro 4,5 ad aria compressa. L’arma è catalogata anche in Italia tra quelle inferiori ai 7,5 Joule, quindi di libera vendita anche a chi non ha licenza di porto di fucile. Ma subito ai militari è balzato all’occhio che tale arma fosse proprio “nuda e cruda” ovvero non avesse né numero di matricola, né numero di catalogo, né punzonature del Banco di prova, unica autorità preposta a dare un “lasciapassare” alle armi importate mediante, appunto, un marchio punzonato sulla culatta. I tre cadono dalle nuvole e non sanno dare spiegazioni. Vengono portati in caserma e compiutamente identificati: sono tre agricoltori tunisini di 36, 28 e 54 anni, incensurati. I militari, non avendo una perizia balistica sull’arma, mandano i tre a piede libero ma con le pesanti accuse di detenzione e porto in concorso di arma clandestina illegalmente importata dall’estero e ricettazione in concorso. Reati per cui si rischiano diversi anni di reclusione. Il fucile è stato ovviamente sequestrato e sono in corso indagini volte a capire come sia arrivato in provincia di Ragusa.

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