Skip to content
lunedì 14 Luglio 2025
Facebook Youtube Instagram Twitter Vimeo
Santa Croce Web Santa Croce Web
  • Home
    • Staff
    • Contattaci
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura e Spettacolo
  • Politica
  • Sport
  • Provincia
  • Sponsor
cropped-logo.jpg
Attualità

Raccolta abiti usati, Fare Ambiente: Evitare infiltrazioni, gestiscano i Comuni

by Salvatore Mandarà 29 Novembre 2016 1761 3 min di lettura
 Raccolta abiti usati, Fare Ambiente: Evitare infiltrazioni, gestiscano i Comuni

Anche a Santa Croce è disponibile il servizio di raccolta degli abiti usati. Si trova all’interno della struttura comunale dove avvengono le pesate con la card del vetro e del cartone. Ma che fine fanno gli abiti usati che affidiamo ai cassonetti gialli? Si tende a pensare che quegli indumenti vengano immediatamente distribuiti alle persone più bisognose. In realtà, le cose non vanno proprio così, anche perché ci sono alcune fasi che è necessario rispettare per legge, quali lo stoccaggio, l’igienizzazione e la selezione. In Italia, però, il problema è un altro. Ogni anno le oltre 110mila tonnellate di vestiti raccolte finiscono anche per alimentare traffici illeciti, come dimostrato dalle inchieste sulla Terra dei Fuochi e su Mafia Capitale. E i numeri parlano di un giro d’affari da oltre 200 milioni di euro l’anno. Anche la raccolta porta a porta degli indumenti usati è un sistema pratico e veloce, ma anche meno sicuro ed a oggi, mai nessuno ci ha detto l’utilizzo degli stessi. Le istituzioni dovrebbero tenere gli occhi più aperti e occuparsi anche della gestione degli indumenti, infatti non sono sempre le associazioni di volontariato ad averne benefici, il più delle volte sono le microimprese che poi li rivendono al dettaglio, in giro per i mercatini rionali oppure sempre più spesso assistiamo a infiltrazioni mafiose e azioni illecite quando si tratta di grandi quantitativi.

Ma chi deve occuparsi di mettere questi capi in mani virtuose? Per Fare Ambiente, i comuni sono il soggetto incaricato di assegnare il servizio di raccolta e distribuzione ed è necessario essere sicuri che all’interno della filiera non entri la criminalità. Spesso, infatti, quello della trasparenza non è un requisito richiesto nei bandi per l’assegnazione del servizio di raccolta degli abiti usati. Così come non vengono pretesi certificati antimafia o chiarimenti sull’utilizzo che verrà fatto degli indumenti. Accade così che, agli operatori virtuosi, si affiancano a volte soggetti poco raccomandabili, che danno vita a traffici illeciti e a pratiche di contrabbando. Le inchiesta Mafia Capitale è un esempio che ha portato alla luce un fenomeno di spaccio di vestiti usati. Gli indumenti, inizialmente destinati a enti solidali, erano messi in mano a questi finti operatori che si occupavano di falsificare i certificati di trasporto e igienizzazione. Poi gli abiti venivano rivenduti in Africa e nell’Europa dell’Est a prezzi superiori al loro valore. Ma cosa possono fare i cittadini per avere un ruolo più attivo nella raccolta? È importante contattare il proprio comune per chiedere chiarezza e trasparenza, portando così a termine il compito iniziale: la solidarietà.

20161129_131430-1

News precedente
News successiva
Avatar photo

Salvatore Mandarà

author

Fondatore e collaboratore

Stay With Us
  • 14,336Mi Piace Mi Piace!
  • 503Followers Seguici
  • 2,590Iscritti Iscriviti
  • 1,476Followers Seguici
  • 134Iscriviti Iscriviti
Related Stories for you
Attualità News

Intelligenza artificiale e giovani: riflessione al Museo Demologico con l’Unitre

by Alessia Cataudella 14 Luglio 2025 172 3 min di lettura

Venerdì, presso il Museo Demologico, l’Unitre ha promosso un incontro dedicato all’intelligenza artificiale dal titolo “Scoprire la intelligenza artificiale. Un

Attualità News

“Camarina, tra storia e immagine”, la presentazione giovedì a Punta Secca

by Redazione 14 Luglio 2025 100 1 min di lettura

Sarà presentato il 17 luglio alle ore 21.30 a Punta Secca il volume “Camarina, tra storia e immagine” dell’archeologo Giovanni

Cronaca News

Condannato a 2 anni e mezzo camionista per l’omicidio stradale di Mirko e Francesco

by Redazione 13 Luglio 2025 743 2 min di lettura

E’ finito con la condanna a due anni e mezzo di reclusione il processo per il reato di omicidio stradale

Santa Croce Web Santa Croce Web

DIRETTORE RESPONSABILE ALESSIA CATAUDELLA
Per qualsiasi segnalazione, abuso o rettifica, contattateci ai seguenti indirizzi

[email protected]

[email protected]

PEC: [email protected]

Seguici

  • 14,336Mi Piace Mi Piace!
  • 503Followers Seguici
  • 2,590Iscritti Iscriviti
  • 134Iscriviti Iscriviti
  • 1,476Followers Seguici
santacrocewebgroup
santacroceinretegroup

Archivio delle notizie

Archivi

Follow us:

Facebook Twitter Youtube Instagram Vimeo

Privacy Policy | Cookies | Contattaci | Accesso Staff

© 2025 Santa Croce Web. Tutti i diritti riservati.
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Ragusa con il num. R.G. 599/2009