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A PROPOSITO DI… ELEZIONI

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Una riflessione sottovoce per il risultato delle recenti Elezioni Europee va fatta, se non altro per mettere alcuni puntini sulle “i”. Primo: il PD ha vinto a mani basse, portando a casa un risultato mai raggiunto prima nella storia di quel partito. Secondo: il Movimento Cinque Stelle ha perso qualche punto percentuale, ma, siccome erano sicuri di raggiungere il 30%, il tonfo è stato psicologicamente rovinoso. Terzo: Forza Italia, il partito di Berlusconi, malgrado le diaspore interne, malgrado non sia più presente da tempo nei territori, per colpa di una classe dirigente assolutamente asfittica e indolente, ha contenuto le perdite che potevano essere drammatiche. Fatte queste dovute riflessioni o, se preferite, prese d’atto, parliamo delle possibili cause ed effetti di una vittoria straripante, quella del PD e di sconfitte piu o meno rovinose degli altri. Ebbene, i democratici hanno accusato di populismo tutti gli avversari in campo, occorrerebbe capire come loro definirebbero la distribuzione di ottanta euro a dieci milioni di italiani, spacciata come priorità assoluta per rilanciare i consumi. Come se quella cifretta potesse in qualche modo dare ossigeno… Gente che bene o male il tozzo di pane a casa ce lo avrebbe portato comunque: è chiaro a tutti, si tratta di una mossa elettorale spesa bene e, visto i risultati, ha funzionato. I grillini, messi sotto accusa per aver promesso un reddito di cittadinanza a tutti quelli senza lavoro, populisti, Berlusconi che prometteva dentiere gratis per tutti gli indigenti e cure gratuite per i possessori di animali domestici, populista anche lui. Rivoltare l’Italia come un calzino (solo proclami fin’ora), andare a battere i pugni sul tavolo dell’Europa Unita (solo proclami fin’ora), debellare l’eccesso di burocrazia (ancora proclami), infine dare lavoro (proclami). Questo come lo chiamereste? Per me è populismo, anche se travestito da politicamente corretto, come è costume  della sinistra. La loro “onestà” intellettuale (e non solo) li fa sentire al di sopra di tutto e tutti. Cosa avrebbero potuto opporre gli altri? I Grillini che vivono sulle impennate del loro guru nel bene e nel male, il Berlusconi azzoppato e messo in condizioni di non nuocere e senza strutture di partito (colpa sua), gli altri competitor, assolutamente insignificanti dal punto di vista numerico… Al popolo non è rimasto altro che votare Renzi (solo un effetto collaterale il voto al PD). Chi vivrà vedrà, adesso ai proclami bisogna far seguire fatti concreti, immediati e incisivi. Se questo non avverrà in tempi ragionevoli, il 40% potrà essere paragonato al famoso 61 a zero di non lontana memoria.

 Salvo Dimartino

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