venerdì 9 Maggio 2025
Facebook Youtube Instagram Twitter Vimeo
Santa Croce Web Santa Croce Web
  • Home
    • Staff
    • Contattaci
  • Attualità
  • Cronaca
  • Cultura e Spettacolo
  • Politica
  • Sport
  • Provincia
  • Sponsor
cropped-logo.jpg
Cultura e Spettacolo

Il rito delle Cene spiegato dagli studenti. Così rivive la tradizione

by Salvatore Mandarà 15 Marzo 2024 941 2 min di lettura
 Il rito delle Cene spiegato dagli studenti. Così rivive la tradizione

L’istituto comprensivo Psaumide di Camarina e l’istituto ad indirizzo turistico “Fabio Besta” raccontano la storia e le tradizione di San Giuseppe. Tra musiche, canti, ma anche tra inclusione e integrazione, gli studenti dei due istituti scolastici, sotto l’attenta direzione delle rispettive dirigenti scolastiche prof. Paola Barrera e prof. Antonella Rosa, assieme a tutti i docenti, hanno raccontato il rito e la sacra celebrazione della festa di San Giuseppe. Risale al 1832, quando il Barone Guglielmo Vitale, dopo la sua morte, lasciò alla Chiesa Madre la rendita di tre vignali per solennizzare la festa del Patriarca. In questa occasione si preparavano grandi tavolate, le cosiddette “Cene”, che ancora oggi i fedeli offrono al nostro amato Santo per devozione o grazia ricevuta.

Su una coperta variopinta, che fa da cornice alla tavolata, si fissano delle arance amare e dei limoni. Al centro si sistema un piccolo altare sul quale viene posto un quadro raffigurante la Sacra Famiglia, davanti al quale viene acceso una lampada ad olio “a lampa” e ai lati “u lauri” il grano fatto germogliare al buio. La tavola viene imbandita con semplicità: piatti caratteristici come “baccalà”, “polpette di riso”, “frittate agli asparagi”, “pastizzi” di spinaci e uva passa, vari tipi di biscotti e dolci come “cubaita”, “torrone”, “scaurati”,”cicirieddi”,”mastazzola”, “mustata”, primizie ortaggi e fiori profumati quali “fresia e balicu”.

L’elemento principale della tavola è il Pane di San Giuseppe, detto anche “pani pulitu”, di diverse e particolari forme simboliche, lavorato e decorato da mani abili ed esperte, entrato a far parte dei beni immateriali della Regione Sicilia con decreto n.8184 del 4 Novembre 2005. Viene servita ai tre Santi la Tipica Pasta di San Giuseppe: “a principissedda”. Dopo l’uscita dei Santi di oggi al comprensivo, domani sarà il turno della sezione turistica distaccata del “Fabio Besta” di Ragusa.

News precedente
News successiva
Avatar photo

Salvatore Mandarà

author

Fondatore e collaboratore

Stay With Us
  • 14,336Mi Piace Mi Piace!
  • 503Followers Seguici
  • 2,590Iscritti Iscriviti
  • 1,476Followers Seguici
  • 134Iscriviti Iscriviti
Related Stories for you
Sport

Il campo di Santa Croce dedicato allo storico capitano Angelo Mauro

by Redazione 1 Febbraio 2025 446 1 min di lettura

Il campo sportivo di Santa Croce cambia nome. Si intitolerà “Angelo Mauro, il capitano”, icona dello sport santacrocese. La decisione,

Politica

Da Insieme voto contrario al bilancio: “Modesto e senza ambizione”

by Redazione 31 Gennaio 2025 522 4 min di lettura

“Il Consiglio Comunale di Santa Croce si è chiuso con un bilancio modesto, senza ambizioni, senza investimenti strategici per il

Cronaca

Dichiarato lo stato di crisi per i danni del maltempo: S.Croce fra i 116 comuni

by Redazione 24 Gennaio 2025 447 3 min di lettura

Il governo Schifani ha dichiarato lo stato di crisi e di emergenza per dodici mesi per 116 Comuni siciliani colpiti

Santa Croce Web Santa Croce Web

DIRETTORE RESPONSABILE ALESSIA CATAUDELLA
Per qualsiasi segnalazione, abuso o rettifica, contattateci ai seguenti indirizzi

[email protected]

[email protected]

PEC: [email protected]

Seguici

  • 14,336Mi Piace Mi Piace!
  • 503Followers Seguici
  • 2,590Iscritti Iscriviti
  • 134Iscriviti Iscriviti
  • 1,476Followers Seguici
santacrocewebgroup
santacroceinretegroup

Archivio delle notizie

Archivi

Follow us:

Facebook Twitter Youtube Instagram Vimeo

Privacy Policy | Cookies | Contattaci | Accesso Staff

© 2025 Santa Croce Web. Tutti i diritti riservati.
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Ragusa con il num. R.G. 599/2009