Da sempre la nostra città ha avuto un rapporto conflittuale con la ricezione dei segnali tv. Con il bel tempo, in passato, il segnale analogico, nello specifico RaiUno, scompariva del tutto e nei mesi estivi ci si poteva dimenticare degli eventi trasmessi su quella rete. Dall’estate scorsa con l’avvento del digitale terrestre avevamo tirato un sospiro di sollievo: finalmente – abbiamo pensato – possiamo goderci tutto quello che ci viene proposto in tv. Invece, riecco gli inconvenienti: canali che appaiono e scompaiono, le reti della Rai e quelle Mediaset a turno saltano, ricompaiono, fanno le bizze, anche LA7 partecipa al campionario di chi l’ha visto. Insomma, S.Croce è estrema periferia riguardo alla ricezione del segnale televisivo. Il problema atavico è che tutte le emittenti che noi possiamo ricevere, trasmettono da Monte Cammarata, in provincia di Agrigento, da distanza notevolissima, e quando il cielo è terso il segnale si alza e si disperde lasciandoci a schermo… vuoto. Avremo mai il privilegio che tutti hanno di poter vedere tutto? Quando potremo accomodarci sul divano e goderci gli eventi che più ci piacciono senza la certezza di vederli scomparire? Sono domande ricorrenti per tanti cittadini che ci hanno esortato a sollevare la problematica: alcuni si spingono anche a prospettare la disubbidienza fiscale, cioè il non pagamento del canone. Tutto cambia affinché nulla cambia, siamo nell’isola del Gattopardo.
Salvo Dimartino