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Cronaca

Cinque buchi neri nel racconto di Veronica: il resoconto delle sue bugie

by Redazione 9 Dicembre 2014 626 5 min di lettura
 Cinque buchi neri nel racconto di Veronica: il resoconto delle sue bugie

Da qualche giorno ormai l’attenzione di investigatori e inquirenti si è concentrata sul profilo della madre di Loris Stival. La signora Veronica Panarello è stata sentita in Procura per la quarta volta e fermata per il reato di omicidio. L’attenzione degli investigatori si è concentrata sugli spostamenti effettuati dalla donna nella mattinata di sabato 29 novembre, prima della morte del figlio, il cui corpo è stato rinvenuto vicino a un mulino abbandonato alle 16.55. Dai resoconti dei verbali a disposizione della stampa, sono emerse tante incongruenze: dal mancato passaggio a scuola ai 36 minuti trascorsi in casa con il piccolo Loris. E poi, come non bastasse, il transito in auto a 50 metri dalla strada del Mulino vecchio e le fascette consegnate alla maestre che si erano recate a casa per farle le condoglianze. Ma riassumiamo i punti “critici” della sua ricostruzione.

LORIS NON SALE IN AUTO E TORNA A CASA
Attorno alle 8.15 di sabato 29 novembre “siamo usciti dalla mia abitazione… – mette a verbale Veronica Panarello -. Io, Loris ed il fratello siamo saliti sulla mia autovettura, una Volkswagen di colore nero, quindi percorrendo la via Roma siamo usciti dal centro abitato” per andare a buttare la spazzatura nei cassonetti poco distanti. La telecamera piazzata di fronte all’abitazione degli Stival racconta un’altra verità. Sono le 8.32: Veronica, Loris e il figlio più piccolo escono di casa e si dirigono verso l’auto, ma meno di un minuto dopo – scrivono gli investigatori – “si notava ricomparire sulla visuale della telecamera… e addursi molto velocemente nel ballatoio che conduce al portone d’ingresso, la figura riconducibile al bambino di maggiore età… Tale figura – prosegue il verbale – permaneva circa un secondo dinanzi al portone e spariva introducendosi all’interno dello stabile”. Loris quindi non è mai arrivato davanti al cancello d’ingresso della scuola, come ha sempre sostenuto Veronica.

L’AUTO DI VERONICA MAI DAVANTI SCUOLA
Non è tutto. Perché dopo aver buttato il sacchetto della spazzatura, la madre di Loris, ricostruendo i suoi spostamenti, racconta: “Svoltavo a destra per via Di Vittorio e, giunto all’intersezione con via Fratelli Cervi, svoltavo a sinistra fermandomi poche decine di metri dopo. Lì scendeva mio figlio Loris che si avviava verso la scuola”. Ma le quattro telecamere disposte lungo il tragitto segnalato da Veronica “non rilevano in alcuna maniera, durante la fascia oraria d’interesse sopra citata e cioè a decorrere dalle 8:33 alle 8:39, il passaggio dell’autovettura Volkswagen Polo di colore nero”. Anche questa conclusione appartiene agli investigatori.

36 MINUTI A CASA SOLA CON LORIS
Nei due verbali fin qui firmati, Veronica si è contraddetta anche su quanto accaduto dopo aver lasciato Loris. La sera del 29 novembre, dopo il tragico ritrovamento del figlio, ha sostenuto di esser andata direttamente al corso di cucina al castello di Donnafugata. Il giorno dopo, invece, di esser passata da casa per alcune “faccende domestiche” prima di uscire nuovamente intorno alle 9.15. Le telecamere, invece, confermano che la madre di Loris, dopo aver accompagnato anche il figlio minore in ludoteca, rientra a casa alle 8.49 e ci rimane fino alle 9.25. In quei 36 minuti, teoricamente, è a casa con il figlio di 8 anni. E in quel lasso di tempo – come risulta dai tabulati telefonici – trova anche il modo di mettersi in contatto (erano circa le 9.23) con il marito.

L’AUTO A 50 METRI DALLA STRADA PER IL MULINO
Agli investigatori la mamma di Loris ha raccontato di esser uscita, di essere passata dai cassonetti della differenziata per buttare il sacchetto della spazzatura dimenticato da Loris – si tratta infatti del secondo carico di immondizia – e poi di essere andata al castello di Donnafugata. Le telecamere del rifornimento della Erg, alle 9:27:08, segnalano però la sua Polo a 50 metri dalla strada che porta al Mulino Vecchio. E 9 minuti dopo l’auto viene ripresa da un’altra telecamera posizionata in un punto che, hanno accertato gli investigatori rifacendo il percorso con la stessa donna, si raggiunge in 3 minuti.

POI ANCORA A CASA PER TRE MINUTI
Dopo aver completato il giro, Veronica torna ancora una volta a casa, dove rimane per 3 minuti e mezzo. Perché un’altra sosta? Poi riparte (intorno alle 9.42 secondo la ‘solita’ telecamera) e va a Donnafugata dove arriva alle 9.55. Investigatori ed inquirenti ipotizzano che sia andata a recuperare lo zainetto blu con le cinghie gialle di Loris, che non è ancora stato trovato.

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