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Favignana – Evadono dal carcere di massima sicurezza segando le sbarre: due sono vittoriesi

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In tre la scorsa notte, attorno alle 3, sono fuggiti dal carcere di Favignana. Una struttura nuova, aperta di recente, che ha sostituito sull’isola il vecchio istituto penitenziario. Sono l’ergastolano Adriano Avolese, di Pachino (Siracusa), Giuseppe Scardino e Massimo Mangione, di Vittoria (Ragusa) che dovevano scontare pene detentive rispettivamente sino al 2032 e 2037. Una fuga vecchio stile, sbarre della cella segate, e poi la classica fune realizzata annodando le lenzuola calate dalla parte alta della mura verso l’esterno.

La fuga è stata scoperta dagli agenti della polizia penitenziaria solo stamattina durante le normali procedure di controllo. Sull’isola, la più grande delle Egadi, arcipelago di fronte la costa trapanese, è cominciata una serrata caccia ai tre da parte delle forze dell’ordine. Gli attracchi al porto dove arrivano traghetti e aliscafi sono presidiati. Non è da escludere che il piano di fuga fosse stato preparato da tempo e all’esterno possa esserci qualcuno ad attenderli per farli allontanare definitivamente via mare. I tre fuggitivi sono ritenuti soggetti pericolosi. Adriano Avolese, con la complicità del padre e del fratello, uccise la moglie nel novembre del 2002 a Pachino Sebastiano De Rosa. Giuseppe Scardino, arrestato nel novembre 2015 dai poliziotti della Squadra Mobile di Ragusa, è un pluripregiudicato, condannato per rapine a banche, uffici postali e portavalori, contro di lui l’accusa del tentato omicidio di due poliziotti.

Massimo Mangione deve scontare una condanna a 25 anni per essere tra gli autori di una sparatoria avvenuta a Vittoria il 15 agosto 2007, quando venne riconosciuto fra la gente da due poliziotti fuori servizio. Durante la sparatoria restò ferita la moglie di un consigliere comunale di Vittoria. A rendere nota la clamorosa evasione è stato il Sappe, il sindacato autonomo Polizia penitenziaria. «Nei primi sei mesi del 2017 si sono verificate, nelle carceri italiane – sottolinea Lillo Navarra segretario nazionale per la Sicilia del Sappe -, 6 evasioni da istituti penitenziari, 17 evasioni da permessi premio e di necessità, 11 da lavoro all’esterno, 11 da semilibertà e 21 mancati rientri di internati. Ma nel frattempo altre ve ne sono state».

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Redazione

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