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Attualità Primo Piano

In piazza arrivano i carabinieri: tutti giù dal sagrato, sospesa la partita

by Redazione 12 Giugno 2018 580 2 min di lettura
 In piazza arrivano i carabinieri: tutti giù dal sagrato, sospesa la partita

Non sarà stato risolutivo, ma il segnale è partito. Ieri sera una pattuglia dei carabinieri, sollecitata dal sindaco Giovanni Barone, si è presentata in piazza Vittorio Emanuele II per ristabilire l’ordine. Un centinaio di extracomunitari, assiepati senza alcun rispetto sul sagrato della chiesa e in totale inosservanza delle norme (leggasi ordinanza anti-bivacchi), sono stati costretti a sloggiare. Anche i bambini hanno smontato le porte e hanno dovuto rinunciare alla classica sgambata serale, che da qualche settimana a questa parte ha trasformato la piazza centrale del paese in un campo da calcio. Nei giorni scorsi, sui social, è montata la protesta dei cittadini santacrocesi, ormai stanchi (se non addirittura rassegnati) di fronte a una tale mancanza di rispetto e decoro pubblico.

Anche l’articolo realizzato ieri da Santa Croce Web ha riacceso i riflettori su una vicenda alla quale, gran parte di noi, si erano quasi abituati. Il sindaco ha colto la palla al balzo, presentandosi sul “luogo del delitto” assieme al maresciallo Luigi Valenti e invocando il rispetto delle norme: “I carabinieri hanno fatto un grande lavoro – si limita a commentare il primo cittadino – sono stati davvero professionali. Hanno fatto capire a quella gente che non era possibile occupare il sagrato e giocare a calcio. L’ordinanza anti-bivacchi lo vieta”.

“Il problema emerge con forza dopo le 22.30 – fa notare il sindaco -. Prima di quell’ora, tutto sommato, la situazione è gestibile. Poi si amplifica. Bisognerà fare uno sforzo e, se necessario, mandare ogni sera una pattuglia a controllare che ciò non accada. Parlando con loro, ho capito che si tratta di varie etnie, che non sono gruppi collegati: ci sono algerini, albanesi, persino egiziani. Ma nessuno di loro può sottrarsi al rispetto delle regole e a una pacifica convivenza”. Adesso è importante non abbassare la guardia.

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