Stadio Kennedy, Barone: “Col nuovo mutuo farò risparmiare la città”
Nuova replica del sindaco di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone, al Pd cittadino sulla richiesta del finanziamento che riguarda lo stadio “Kennedy”. “Dopo un altro ‘al lupo, al lupo’ gridato dal Pd-Articolo 1, stavolta sul finanziamento al progetto di riqualificazione dello stadio Kennedy, occorre fare chiarezza alle ennesime dichiarazioni montate ad arte per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica. L’accusa mossa nei riguardi di questa Amministrazione riguarda i 200 mila euro che il Comune investirà per il rifacimento del manto in erba sintetica del terreno di gioco dello stadio, dove giocano le due squadre di calcio della città. Questa somma – ribadisce il sindaco – non verrà prelevata dalle casse dell’Ente, ma da un apposito mutuo che sarebbe finanziato, nel caso in cui il Comune si aggiudicasse la somma di 700 mila euro, per co-finanziare il progetto esecutivo. Tale somma (200 mila euro) non è altro che una parte dei fondi che il Comune concede alla società di calcio UPD Santa Croce per la manutenzione del manto erboso per la durata di una stagione agonistica. Quindi, in soldoni, il Comune concede 19 mila euro più IVA per la manutenzione di un terreno di gioco che non riesce a soddisfare l’attività calcistica di un campionato”.
“Ho ritenuto opportuno, da amministratore, investire su un terreno in erba sintetica che ha una durata nel tempo maggiore e con una manutenzione ben diversa dal manto in erba naturale. In questo modo i fondi destinati alla società per la manutenzione del terreno di gioco verrebbero dirottati per il pagamento del mutuo. Addirittura non si tratterebbe della somma di 19 mila euro, bensì di circa 10 mila euro; somma decisamente inferiore a quella finora impiegata. Insomma tra circa dieci anni il Comune estinguerà il mutuo con una somma inferiore a quella che oggi versa per la manutenzione del campo di calcio. Si tratta – prosegue Barone – di un notevole risparmio per le casse del Comune e avevo deciso di non renderlo pubblico perché credo nel ‘servizio’ che faccio per la comunità senza celebrarlo, ma facendolo rientrare tra le mansioni di un amministratore. Oggi quelli del Pd-Articolo 1 mi mettono nelle condizioni di evidenziare quanto fatto per il bene dell’Ente che rappresento, facendo emergere invece un progetto lungimirante e duraturo nel tempo. Non sto facendo altro che lavorare per il bene della mia città. Quello che avrebbero voluto e dovuto fare i precedenti amministratori che hanno fallito su tutti i fronti ed oggi non fanno altro che trovare cavilli su argomenti dove loro sono stati palesemente e sonoramente bocciati dai Santacrocesi per non aver fatto”.