Campagne e strade allagate: pure Santa Croce finisce sott’acqua

E’ bastata mezza giornata di pioggia per flagellare il territorio santacrocese: strade e campagne allagate, collegamenti interrotti (e poi ripristinati) all’altezza della rotatoria sulla Sp 36, la Santa Croce-Marina di Ragusa, e alla fine di contrada Grassullo (per chi proviene da Ragusa), dove l’acqua ha invaso la carreggiata, costringendo gli automobilisti a un rapido dietrofront per reimmettersi sulla Ragusa Mare. Interdetta la circolazione anche sulla strada di Malavita per il crollo di un muretto. La Sc 35, la Santa Croce-Punta Secca, si è allagata in alcuni punti.
Un’impressionante piena s’è verificata (ed è stata ripresa da parecchi telefonini) all’altezza di contrada Muraglie, nel ricongiungimento con contrada Grassullo. Acqua e fango sull’asfalto. Come nei pressi di contrada Mulino Vecchio, nei pressi del canalone, diventato arcinoto per alcune vicende di cronaca. La pioggia era stata ampiamente prevista dalla Protezione civile regionale, che aveva diramato l’allerta meteo arancione anche sulla nostra provincia. Non si registrano, per fortuna, danni a persone. Quelli (eventuali) alle attività agricole, invece, sono tutti da quantificare.
La situazione è completamente rientrata in serata, come fa sapere il gruppo comunale di Protezione civile: “Per l’intera giornata il personale è stato impegnato nei punti critici, già individuati e riportati all’interno del Piano Comunale di Protezione Civile, al fine di monitorare l’evoluzione degli eventi e garantire l’incolumità pubblica attivando, a seconda dei casi, la chiusura dei c.d. “cancelli idrogeologici” (come quelli di c.da Grotte, Zammarra e Fonte Paradiso) che sono stati riaperti solo in serata, procedendo al ripristino della viabilità urbana ed extraurbana mediante la rimozione di detriti e fango presenti sul fondo stradale anche mediante l’ausilio di mezzi meccanici, provvedendo alla disostruzione di griglie e canali di scolo in maniera tale da consentire un più rapido deflusso delle acque piovane”.